La protesta è stata nei giorni scorsi a Lissone, sede di un importante centro della Fondazione Maugeri, ma lo sciopero proclamato dalle categorie della funzione pubblica di Cgil e Cisl è nel contesto di una settimana di mobilitazione a livello nazionale.
Motivo: la disdetta del contratto della sanità pubblica in favore del contratto della sanità privata. “E’ stato un atto unilaterale -dicono Gianfranco Codarri e Giuseppe Leone per conto di Cgil e Cisl- mentre a un tavolo nazionale si stava discutendo l’applicazione del contratto dellasanità pubblica rinnovato nei mesi scorsi. A fronte della richiesta di applicarne la parte economica,Fondazione Maugeri ha risposto con la disdetta. Un atto inaccettabile sia nel merito che nel metodo. Chiediamo il rispetto degli accordi sottoscritti da Maugeri ed il pagamento degli arretrati dovuti a seguito del rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale.”
Uno sciopero, quello di venerdì scorso che, fanno notare i sindacati, arriva a poche ore da “ulteriori condanne nell’ambito delle inchieste che hanno coinvolto la Sanità lombarda”, riferendosi alla condanna in appello per corruzione (7 anni e 6 mesi) per l’ex presidente della Regione Roberto Formigoni per un’inchiesta che riguardava anche la Maugeri. “È impensabile che a pagarene le conseguenze siano i lavoratori che in questi hanno hanno anche rinunciato a parti di salario contribuendo a salvare l’ICS” spiegano le organizzazioni dei lavoratori