Lissone, 126 alloggi popolari Taglio del nastro con la Regione

Con la fine dei lavori della Palazzina ’F 1’ e la conseguente consegna degli alloggi è terminata la fase 1 (detta ’della costruzione’) del Contratto di quartiere di Lissone. Ecco cosa succederà all’interno del quartiere popolare lissonese

Con la fine dei lavori della Palazzina ’F 1’ e la conseguente consegna degli alloggi è terminata la fase 1 (detta ’della costruzione’) del Contratto di quartiere di Lissone. A consegnare le chiavi dei nuovi appartamenti era presente anche l’assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità Paola Bulbarelli.

“Questo è solo l’inizio di un intervento molto più ampio – ha detto Bulbarelli -, che si propone di rispondere ai diversi bisogni della comunità locale. Un intervento al quale Regione Lombardia ha sempre creduto, arrivando a cofinanziare gran parte dei lavori per quasi 13 milioni di euro, su in totale di oltre 15 milioni di euro. E’ stato possibile raggiungere questi risultati, grazie alle importanti azioni preliminari di ascolto, partecipazione, rilevazione dei bisogni e delle diverse esigenze. Questo è il metodo che noi riteniamo vincente”.

L’Aler di Monza e Brianza e il Comune di Lissone si sono impegnati, attraverso uno specifico Accordo di programma sottoscritto con la Regione, ad attuare gli interventi/azioni previsti nel Contratto di quartiere. L’intervento prevede la realizzazione di 3 nuovi edifici di Edilizia residenziale pubblica in via Nigra, 2 e 6 e in via dei Ciliegi, 3. Sono stati costruite 126 unità immobiliari (e altrettanti box) in 3 caseggiati, rispettivamente da 42, 48 e 36 alloggi ciascuno. L’assessore ha voluto vedere di persona gli alloggi consegnati: “Sono fatti davvero molto bene – ha commentato – e non sembrano assolutamente di Edilizia residenziale pubblica. Questa è un’altra dimostrazione che ’popolare’ non significa di ’serie B’. Mi auguro però che i nuovi proprietari li tengano con cura, anche per rispetto dei fondi pubblici con i quali sono stati realizzati”.

La fase 2 consiste nella demolizione integrale di porzione di fabbricato esistente di Erp, di 7 corpi scala e nella ristrutturazione integrale di porzione di fabbricato esistente, di 3 corpi scala negli edifici 4 e 5, per complessivi 52 alloggi. Gli appartamenti demoliti sono 110 e 52 quelli ristrutturati. Anche per quanto riguarda questa fase l’assessore Bulbarelli ha voluto rendersi conto di persona della situazione, attraversando le lunghe ’stecche’ spesso preda al degrado e della sporcizia. “E’ impensabile che ci sia gente che accetta di vivere in queste condizioni – ha detto Bulbarelli – ho visto zone che sembrano la negazione della società civile. Non cerchiamo alibi, ma non possiamo assolutamente accettare queste discariche a cielo aperto”.

Gli interventi dell’ultima fase, invece, sono finalizzati a migliorare la funzionalità del contesto urbano interessato dal Contratto di quartiere, mediante la realizzazione di aree verdi attrezzate, piazze e spazi di relazione, percorsi ciclabili e parcheggi al servizio delle attività pubbliche e private, aree giochi. IL MIX SOCIALE – “Una delle principali caratteristiche di questo progetto – ha aggiunto Bulbarelli – è il mix sociale, componente essenziale per favorire l’integrazione e lo scambio culturale a tutti i livelli”.