Anche l’imprenditore seregnese Cazzaniga tra i premiati degli Assolombarda Awards

L'imprenditore di Seregno tra i premiati dell'Assolombarda Awards e la sua carriera tra Caprotti e Berlusconi.

Tra i premiati alla prima edizione dell’ “Assolombarda Awards” c’era anche il seregnese  Gianmario Cazzaniga, 63 anni, titolare da 25 anni  dell’Isg di Milano. La cerimonia si è svolta al teatro Lirico “Giorgio Gaber”, promossa dall’associazione per premiare gli anniversari associativi delle aziende e i progetti d’impresa più innovativi, alla presenza del presidente Alessandro Spada, del vicepresidente con delega a Organizzazione, sviluppo e marketing Alvise Biffi,  del direttore generale Alessandro Scarabelli, del presidente della Regione Attilio Fontana e del sindaco di Milano Beppe Sala. Sei realtà storiche hanno ricevuto un riconoscimento per i 75 anni di appartenenza e due di queste erano  di Desio, 68 aziende premiate per i 25 anni e  20 per i 50 anni. Riconoscimenti sono stati consegnati anche a importanti imprenditori della storia italiana: Fulvio Bracco, Leopoldo Pirelli, Giorgio Squinzi, Steno Marcegaglia.

L’imprenditore seregnese Cazzaniga e la sua carriera

Gianmario Cazzaniga, titolare di Isg (iniziativa sviluppo group),con sette dipendenti,  è un global real estate developer specializzato nello sviluppo di immobili commerciali, residential car for elderly e hotel. In passato è stato assessore per due volte al comune di Monza, dapprima  all’urbanistica col sindaco Rosella Panzeri e  poi al commercio con Gianmarco Gatti. Per tre anni è stato  patron del Seregno calcio quando al vertice della società azzurra c’era papà Angelo. Aveva rilevato il sodalizio dal presidente Barzaghi e dopo tre anni ceduto, con i conti in regola, al presidente Rocco. Cazzaniga è anche una persona molto sensibile al mondo della cultura seregnese che affianca con dei sostegni. Dopo il periodo della pandemia ha donato un’ambulanza a Seregno soccorso.

L’imprenditore seregnese Cazzaniga e le sue parole

“Ricevere questo riconoscimento– ha spiegato il premiato- è stata per me una sorpresa perché non ne ero a conoscenza. Ma debbo dire che mi sono anche commosso e mi ha fatto tanto piacere, perché il mio impegno in questo settore è iniziato 35 anni fa, quando era partita la corsa a sviluppare supermercati e centri commerciali, tra un cantiere e una rete distributiva da acquisire, mentre il mondo della distribuzione commerciale cambiava profondamente”. Poi ha aggiunto: “ ho fatto anni di gavetta alla corte del numero uno, quel Bernardo Caprotti, che ha fatto di Esselunga un modello per tutta l’Europa, poi altri anni alla Standa di Silvio Berlusconi, che era la casa degli italiani, ma bisognosa di così tanti restauri che alla fine l’ha venduta, un pezzo alla Coin e un altro agli austriaci della Billa. Per molti anni ho affiancato la francese Carrefour, leader in Europa e seconda al mondo solo al gigante americano Wal Mart, nello sviluppo lungo la penisola, ma il progetto di un matrimonio tra i transalpini e la Standa naufragava”. Cazzaniga lei ha avuto molti contatti con aziende molto affermate sul mercato, dai supermercati, all’Ikea, secondo il suo parere Amazon farà scomparire i brand tradizionali? Secondo me- ha risposto- l’alimentare e il lusso godranno di un vantaggio competitivo che altri settori non hanno.  Io stesso faccio acquisti online come la spesa da Esselunga, ma penso altresì ad un’altra grande azienda come l’Ikea, non penso che sfogliare un catalogo sul proprio pc possa sostituire il vedere da vicino i colori dei tessuti, toccare con mano i mobili e provare la cucina svedese, è un percorso che crea emozioni che non può essere sostituito dal virtuale”. Per voi immobiliaristi cosa cambia? Credo che niente è più come prima. Nelle banche gli algoritmi hanno sostituito l’esperienza e l’intuito delle persone. Il banchiera tradizionale non c’è più, come il negozio tradizionale che sono sempre meno. I social hanno sostituito le telefonate, scambiarsi una e-mail ha preso il posto dello scambiarsi opinioni e pareri, adesso tutto è molto più impersonale. Per gli immobili commerciali i conti si faranno quando la generazione Z sarà arrivata all’età della pensione”.