Limbiate, la mensa scoppia e gli alunni devono mangiare in classe

Alle scuole elementari di via Fratelli Cervi a Limbiate la mensa deve ospitare altri 82 alunni. Asl, Comune e dirigenza scolastica si sono incontrati per parlare di una deroga che consenta di poter far mangiare gli alunni all’interno delle proprie aule
Una mensa scolastica sovraffollata, gli alunni dovranno consumare i pasti in classe
Una mensa scolastica sovraffollata, gli alunni dovranno consumare i pasti in classe

A sei settimane di distanza dall’inizio della scuola finalmente dovrebbe sistemarsi una volta per tutte l’organizzazione della refezione alle elementari di via Fratelli Cervi. Nella mattinata di giovedì infatti la Asl, dirigenza didattica e Comune si sono incontrati per parlare di una deroga che consenta di poter far mangiare gli alunni all’interno delle proprie aule. Il provvedimento, resosi necessario dopo lo spostamento di 82 alunni di terza e quinta elementare del quartiere San Francesco a causa del prossimo avvio dei lavori di demolizione e ricostruzione dell’edificio scolastico intitolato ad “Anna Frank” di via Torino, riguarderebbe solo un numero limitato di classi ed in particolare due terze e due quarte.

Queste dunque all’ora di pranzo non scenderanno a mangiare in mensa ma i piatti verranno serviti direttamente sui banchi. Una soluzione non certo ottimale ma comunque ritenuta dai genitori la meno peggiore rispetto alle altre messe in campo. In queste settimane infatti in tanti hanno contestato l’organizzazione dei pasti su tre turni visto che gli ultimi si potevano sedere a tavola solo alle 14, così questa possibilità che sembrava la più apprezzata è stata accantonata dopo poco più di un mese di lezione. A dire la verità però in un primo momento la dirigenza didattica aveva scelto di evitare il terzo turno in mensa trasferendo le due quinte elementari che anche negli anni passati avevano frequentato il plesso del centro alle scuole medie Giovanni Verga predisponendo anche un apposito trasporto in pullman ma questa proposta venne bocciata dalle famiglie già il primo giorno di lezione.

«Abbiamo rispettato quelle che erano le volontà della maggioranza dei genitori – spiega Massimiliano Cosentino, assessore ai Servizi scolastici – e così abbiamo proposto alla Asl di far mangiare in classe gli alunni. Questa è intenzionata ad accettare visto che in passato è una cosa già successa in altri Comuni. Il servizio sarà uguale sia per chi resterà in aula sia per chi mangerà in mensa. Così facendo riusciamo ad evitare il terzo turno». Nel frattempo dal fronte legato alla demolizione e ricostruzione del plesso scolastico di via Torino arrivano buone notizie. A

nche se con tre mesi in ritardo rispetto al cronoprogramma iniziale, finalmente martedì è avvenuta la pubblicazione del decreto interministeriale di concessione mutui Bei alla Regione. Il giorno successivo il Comune ha firmato la determinazione a contrarre e proceduto alla pubblicazione del bando di gara per la realizzazione di questa grande opera attesa da molti anni. Il progetto, finanziato per 3milioni 366mila euro dal contributo del bando e per 3,3 milioni di euro dall’apertura di un mutuo da parte del Comune, prevede una scuola elementare per 15 classi, una mensa in grado di garantire la presenza contemporanea di 350 alunni e una palestra polivalente. La durata prevista dei lavori è di 18 mesi.