Prende il volo il finanziamento ministeriale di 58 milioni di euro per la riqualificazione del primo lotto della Milano-Limbiate, dal capolinea nel capoluogo milanese a Varedo. A metterlo nero su bianco è l’articolo 5 del decreto legge degli Enti territoriali predisposto dal Governo: nell’ottica di partecipazione dello Stato alla valorizzazione delle aree di Expo, anche attraverso la partecipazione al capitale della società che possiede i terreni su cui si è svolta l’esposizione universale, è stata autorizzata una spesa di 50 milioni di euro. E lo stanziamento per la linea brianzola andrà a coprire la quota dell’ex provincia di Milano, come più volte prospettato negli ultimi due anni, ma poi sempre smentito dalle rassicurazioni in Parlamento alle interrogazioni presentate per la maggior parte da Eleonora Cimbro del Pd.
Una vera doccia fredda, domenica 29 novembre si è celebrato il centenario del tram con l’arrivo alla fermata davanti al comune della motrice storica.
«Siamo ancora più combattivi – spiega Salvatore Miletta per i comitati – nonostante la delusione».
«Questa decisione vanifica un lungo lavoro di concertazione svolto negli anni passati- sono le parole del consigliere regionale per Forza Italia ed ex sindaco Antonio Romeo, auspicando che le forze politiche del consiglio comunale agiscano compatte per redigere al più presto un ordine del giorno ad hoc- comprendo l’esigenza di trovare le risorse necessarie per valorizzare l’area che ha ospitato il sito espositivo internazionale, ma questo non deve avvenire sempre a discapito dei territori più virtuosi e produttivi e che maggiormente necessitano di infrastrutture e servizi».
A sottolineare la strategicità della linea è anche il capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale, Cinzia Galli, che poi attacca interrogando il presidente della provincia Gigi Ponti e l’assessore comunale Sandro Archetti: «Pd e sinistra, che a parole difendono l’importanza del trasporto pubblico e promettono in continuazione di metterlo al centro della propria azione politica, nei fatti poi non si fanno scrupoli nel cancellare un’opera così importante per il territorio».
A rispedire l’attacco al mittente è proprio l’assessore Archetti. «Non si tratta della prima volta del trasferimento dei fondi, non sarà probabilmente l’ultima- sottolinea ribadendo l’impegno- rimandiamo al mittente le polemiche innescate a livello locale: non esiste un solo documento, un articolo di giornale o verbale in cui si siano mai date garanzie o solo certezze sulla realizzazione della metrotranvia. Il nostro stile è molto diverso da quello di chi era abituato a disegnare rendering sull’informatore comunale. Le azioni di questa amministrazione comunale nella difesa della tranvia sono conosciute, il nostro impegno per il suo ammodernamento è davanti agli occhi di tutti».