I continui pianti di un bambino di un anno. È la causa che ha fatto scattare un raptus omicida in un anziano nei confronti del padre del piccolo che, a suo modo di vedere, non faceva nulla per impedirgli di disturbare. È successo nella mattinata di mercoledì in via Sardegna a Limbiate, strada del Villaggio Giovi al confine con Varedo.
L’aggressore, 76enne vedovo e pensionato, a suo dire esasperato dai continui pianti del figlio del suo vicino di casa, ha atteso il dirimpettaio per risolvere la questione. Conoscendo le abitudini del papà, si è appostato sotto casa con in tasca un coltello da cucina con la lama di 30 centimetri e un secondo coltello a serramanico. L’aggressione è scattata pochi minuti dopo le 7, quando il vicino di 29 anni è uscito per andare al lavoro.
Dopo essere stato ferito all’avambraccio da un primo fendente, ha provato a divincolarsi e a scappare ma è stato rincorso e colpito una seconda volta all’addome. Per sua fortuna in quel momento un 49enne di passaggio in via Sardegna ha visto la scena ed è intervenuto, rimediando una ferita alla spalla. Quanto mai provvidenziale visto che di fatto ha salvato il giovane. I Carabinieri arrivati sul posto dopo pochi minuti, hanno trovato il 76enne con in mano il coltello sporco di sangue. L’anziano è stato disarmato e dalla perquisizione si è scoperto il secondo coltello a serramanico nella tasca del giubbotto.
Ferite non gravi per i due feriti: i mezzi del 118, arrivati in via Sardegna in codice rosso, sono ripartiti verso l’ospedale di Garbagnate in codice verde. Il 49enne viene subito dimesso con una prognosi di 15 giorni, mentre il 29enne è tenuto precauzionalmente tenuto sotto osservazione. Il 76enne, incensurato, è stato arrestato per tentato omicidio. Un fulmine a ciel sereno visto che alle Forze dell’Ordine non erano mai arrivate segnalazioni di liti tra i vicini.