Le mollette virali per tenere pulita Villasanta

L'idea di una designer di Villasanta per tenere pulita la città: mollette virali a disposizione di tutti. Ecco "No problem".
I cartelli delle pulizie "No problem" di Villasanta
I cartelli delle pulizie “No problem” di Villasanta

Eliminare i mozziconi di sigaretta abbandonati per strada e le cartacce usando pinzette di legno. L’idea è di Laura Martini, mamma di Villasanta, creativa e designer, che ha progetta e realizzato “No problem”, utilizzando mollette di legno (modificate per rendere più facile la raccolta) e i cartellini “No disturb” che si trovano solitamente sulle porte degli alberghi, realizzati in forex per renderli resistenti alla pioggia. 

Mollette virali: “No problem”

«Ho scelto il nome “No problem” perché il messaggio è proprio questo: non c’è problema se oggi non sei riuscito a buttare la sigaretta o la cartaccia nel cestino, oggi lo faccio io per te usando le pinzette», spiega Martini. Il debutto c’è stato lo scorso 8 maggio in occasione della raccolta We Plogging promossa da Cem e dal Comune. In quella giornata di pulizie straordinarie i ragazzi del comprensivo di Villasanta hanno testato per primi lo strumento di raccolta.

Una cinquantina di modelli sono stati lasciati in giro per il paese dalle volontarie di DoIt, di cui fa parte anche Martini: appesi ai rami degli alberi, appoggiati sulle panchine o sui cestini per la raccolta dei rifiuti, penzolanti dai paletti che delimitano le aree pedonali o attaccati alle fontanelle. Oggetti misteriosi e decisamente curiosi, tanto che in pochi giorni non è rimasto in giro quasi più nessun “No problem”. 

Mollette virali, a disposizione di tutti

«Stiamo pensando a una nuova campagna di distribuzione per le strade di Villasanta – spiega il vicesindaco, Gabriella Garatti -. La raccomandazione è che vengano utilizzati liberamente, ma poi lasciati a disposizione di tutti, in modo che anche altri possano contribuire a ripulire la città usandoli». 

L’idea è quella di una sorta di gioco collettivo volto a promuovere l’educazione civica. «L’approccio deve essere giocoso e non punitivo – continua Laura Martini – e magari vedendo qualcuno che utilizza le mollette per raccogliere un mozzicone altri saranno invogliati a fare lo stesso o a non gettarli a terra».