Accuse di strumentalizzazioni, bisticci pseudopolitici, guerra social. Sta succedendo un po’ di tutto nelle ultime ore a Lazzate, dove l’amministrazione comunale del sindaco Andrea Monti è impegnata nella difesa di un parchetto inclusivo inaugurato poche settimane fa dagli attacchi dell’opposizione guidata da Lorella Babetto di Fratelli d’Italia.
Lazzate: il parchetto inclusivo diventa un caso, tutto è nato da un video di Lorella Babetto
Tutto è nato da un video in cui la consigliera comunale Fdi torna sull’esecuzione del progetto all’area verde Guareschi. Nelle riprese una bambina con disabilità motoria cerca di affrontare con difficoltà le giostrine del parchetto. È una questione che Babetto solleva da tempo, secondo lei l’area giochi è tutto fuorché inclusiva: «Quando noi mamme accendiamo le luci sulla disabilità, c’è sempre qualcuno che fintamente si indigna e strumentalizza, ma l’ignoranza su questo tema non può e non deve più essere accettata. Fare propaganda politica su questi temi è ben diverso che vivere sulla propria pelle la disabilità».
Lazzate: il parchetto inclusivo diventa un caso, la risposta del sindaco
Visto il video, il primo cittadino ha attaccato l’iniziativa: «Non contenti della figuraccia rimediata con la richiesta di verifica inviata a Regione Lombarda, conclusa con una piena conferma della bontà del progetto, cercano ora la strada della mistificazione. L’aspetto più brutto e per me scabroso è il coinvolgimento di una inconsapevole e dolcissima bimba, purtroppo spinta in quel momento a utilizzare i giochi non adatti ai bimbi disabili presenti nel parco, quando a 2/3 metri di distanza sono installati quelli nuovi, della stessa tipologia a molla, progettati per i bimbi più fragili, in cui avrebbe fatto molta meno fatica».
Lazzate: il parchetto inclusivo diventa un caso, il commento social dell’ex consigliere
A tutto questo si sono aggiunti i commenti dell’ex consigliere comunale della Lega, poi fuoriuscito, Fabio Del Mastro: «Non si sa mai nella vita a cosa si va incontro, è un attimo passare dall’abilità alla disabilità». Parole che il sindaco ha interpretato come una minaccia nei suoi confronti: «E nei confronti di tutti quelli che mi sostengono. Solo perché abbiamo realizzato un parco inclusivo».
Lazzate: «Se il sindaco vede delle minacce si rivolga alla Procura»
Infine spiega lo stesso Del Mastro: «Strumentalizzare qualsiasi cosa per fare la vittima è l’unica cosa che sa fare decentemente. Ribadisco. Oggi un normodotato, abile fisicamente e/o mentalmente, non può sapere cosa gli riserva il futuro. Un incidente, una malattia… e ci si trova in una condizione di completa o parziale disabilità. Quindi, quando una mamma di una bambina disabile ti dice che i giochi del parco inclusivo che hai fatto fare a Lazzate non sono inclusivi, tu e i tuoi seguaci dovreste, con rispetto e ossequio, stare muti e capire cosa non va. Punto. Se vede delle minacce si rivolga alla Procura della Repubblica, non ai social».