Lazzate, Andrea Monti torna sul caso frontalieri: «Svelato il mistero di Lentate sul Seveso»

Il primo cittadino leghista ha ricostruito l'intricata vicenda, sottolineando che è il Cantone dei Grigioni ad aver inserito l'ente lentatese tra i Comuni beneficiari dei ristorni
Lazzate - foto Andrea Monti su Facebook
L’abitato di Lazzate

«Speriamo che questo cittadino di Lentate che lavora nei Grigioni esista e magari trovi il coraggio di farsi avanti, così da fare piena luce su questa vicenda. Lanciamo un appello: batti un colpo se ci sei, anche in forma anonima». Andrea Monti, sindaco leghista di Lazzate, ha chiosato così un suo lungo intervento sul suo blog personale sul caso dei frontalieri, che da un po’ sta occupando la ribalta delle cronache. «Dopo mesi ad interrogarci sul perché Lentate sul Seveso comparisse tra i beneficiari dei ristorni, abbiamo scoperto il mistero: è il Cantone dei Grigioni ad aver inserito la Brianza e Lentate sul Seveso. Ora siamo alla ricerca di mister X» ha sottolineato.

Frontalieri: la ricostruzione della vicenda

Andrea Monti
Andrea Monti

Delineato un ampio quadro storico della vicenda, partendo dalla firma di un accordo tra Italia e Svizzera risalente al 3 ottobre 1964, inerente l’imposizione dei lavoratori frontalieri e la compensazione finanziaria a favore dei Comuni italiani di confine, Monti è poi approdato alla nuova intesa tra le parti del 23 dicembre 2020, che ha previsto la tassazione dei redditi da lavoro nello stato in cui si presta la prestazione professionale, «senza eccedere l’80 per cento del totale delle imposte dovute -ha aggiunto il leghista-, che poi dovranno essere versate anche nel luogo di residenza, eliminando però la doppia imposizione, ovvero detraendo quanto già pagato». L’articolo 9 ha però previsto un regime transitorio: tutti i lavoratori che hanno iniziato l’attività prima dell’entrata in vigore dell’intesa (la data limite è il 17 luglio 2023) o che hanno svolto un’attività lavorativa dal 31 dicembre 2018, potranno continuare a godere del precedente regime fiscale, più vantaggioso, che non prevede la tassazione in Italia, così come saranno previsti ristorni per i Comuni fino al 31 dicembre 2033.

Frontalieri: dove si è originato il pasticcio

«Ed è proprio qui che nasce il pasticcio dei nuovi Comuni» ha evidenziato Monti, prima di proseguire: «Da qualche tempo alcuni sindaci, soprattutto noi della Provincia di Monza e della Brianza, denunciavamo l’assenza negli elenchi con cui i vari Cantoni predisponevano i ristorni, nonostante il loro territorio fosse senza dubbio ricompreso nella fascia dei 20 chilometri. Vale per esempio per il Comune dove sono sindaco, Lazzate, rientrante nella fascia dei frontalieri, con i nostri cittadini che godono del regime fiscale di favore, che però non viene ricompreso nel riparto dei ristorni». Ecco quindi l’approfondimento: «O almeno così accadeva fino al 24 ottobre 2022, quando la delibera di giunta regionale numero 7189 comprendeva per la prima volta anche la Provincia di Monza e Brianza tra quelle beneficiarie dei ristorni. Per una quota di 1.226 ed 87 centesimi, che equivalgono ad un solo contribuente frontaliere residente. Una notizia che ha iniziato a far nascere più di un interrogativo: perché è comparsa anche la Provincia di Monza? Com’è possibile che sia solo uno il frontaliere residente? Scopriamo poi che questo cittadino, comparso negli elenchi svizzeri trasmessi alle autorità italiane per calcolare i ristorni, sarebbe residente nel Comune di Lentate sul Seveso. Il mistero si infittisce l’anno successivo, quando con la delibera di giunta regionale numero 1218, la quota della Provincia di Monza e Brianza sale a 5mila 497 euro e 52 centesimi, ovvero pari a quattro cittadini contribuenti, sempre e solo residenti a Lentate sul Seveso. Perché compaiono solo i frontalieri di Lentate? Noi siamo certi ne esistano altri, e numerosi, residenti nei Comuni della Brianza ricompresi nella fascia di 20 chilometri, ma non riconosciuti negli elenchi. Abbiamo scoperto il mistero, più avanti lo sveleremo».

Frontalieri: la beffa per i Comuni inseriti nell’elenco 1

Nel frattempo, Italia e Svizzera hanno stilato l’elenco dei Comuni rientranti nella fascia dei 20 chilometri, che per la prima volta ha compreso quelli brianzoli: Barlassina, Briosco, Cogliate, Giussano, Lazzate, Lentate sul Seveso, Meda, Misinto e Veduggio con Colzano. «La gioia per questo riconoscimento dura poco -ha sottolineato Monti-, ovvero fino al momento in cui il Canton Ticino pubblica le nuove istruzioni fiscali per i frontalieri, producendo un elenco dei vecchi Comuni chiamato “Elenco 1A”, ed un elenco di nuovi Comuni frontalieri chiamato “Elenco 1”. Nel primo non compaiono i Comuni della Brianza, così come altri Comuni della Provincia di Sondrio che non erano stati riconosciuti, mentre nel secondo elenco vengono ricompresi tutti quelli inseriti negli elenchi allegati al testo della composizione amichevole. E nelle istruzioni si specifica che solo i residenti nell’elenco 1A avranno diritto di godere del vecchio regime fiscale, mentre i residenti dell’elenco 1, ovvero i nuovi Comuni riconosciuti, dovranno sottostare al regime fiscale del nuovo accordo, senza godere del regime transitorio previsto per i vecchi frontalieri. Una vera ingiustizia, peraltro non conforme a quanto previsto dagli accordi e dallo stesso stato italiano attraverso la risoluzione dell’Agenzia delle Entrate del 2017. È per questo che chiediamo oggi un chiarimento rapido e risolutorio della questione. Stiamo parlando di centinaia di famiglie, non solo della Brianza ma anche della Provincia di Sondrio, che si ritroverebbero le regole fiscali cambiate di punto in bianco e senza nessuna ragione. Pensiamo a famiglie che hanno deciso di acquistare casa o fare importanti investimenti, oggi si ritroverebbero in difficoltà. Sarebbero costrette ad agire in contenziosi complicati e lunghi, costosi e incerti, senza nessuna ragione, visto che i testi degli accordi parlano chiaro».

Frontalieri: è il Cantone dei Grigioni ad aver inserito Lentate sul Seveso

Per quanto riguarda Lentate sul Seveso, il Comune compare in un elenco dei vecchi Comuni frontalieri, pubblicato dal Cantone dei Grigioni. «Le ragioni ufficiali di questo inserimento -ha concluso Monti- non possiamo conoscerle con precisione, possiamo però avanzare qualche ipotesi. Probabilmente il Cantone dei Grigioni aggiornava l’elenco di volta in volta che si iscriveva qualche lavoratore dei Comuni all’interno della fascia dei 20 chilometri, e quindi presumiamo che un cittadino di Lentate, e non di altri Comuni della Brianza, abbia iniziato la sua attività lavorativa in una azienda con sede nel Cantone dei Grigioni. Da qui l’inserimento nell’elenco e la conseguente trasmissione all’Italia dei dati con inserita anche la Provincia di Monza e della Brianza. Un lavoro preciso, evidentemente diverso da quello del Canton Ticino, dove lavorano la maggior parte dei frontalieri brianzoli, considerati da sempre dei “fantasmi”».