Le lunghe attese al pronto soccorso rendono sempre più intolleranti. E’ così che lo scorso 28 febbraio, un uomo residente a Desio, nella sala d’attesa al Pronto soccorso di Vimercate dopo un po’ ha deciso di chiamare i carabinieri per far valere quelli che definiva i “suoi diritti” e lamentando il fatto che il personale medico non gli dava la dovuta assistenza. E per catalizzare l’attenzione su di sé non ha esitato a danneggiare alcuni vetri e mobili della zona d’ attesa.
L’attesa in pronto soccorso e i militari dell’Arma
Una volta sul posto i militari hanno però potuto constatare che il paziente si era calmato e si dimostrava pienamente collaborativo sia con il personale medico che gli stessi militari dell’Arma. Per fortuna nel primo pomeriggio per l’uomo, che inizialmente sembrava dovesse essere ricoverato al reparto psichiatria, dopo alcuni calmanti che lo hanno tranquillizzato, ne sono state decise le dimissioni. Quanto accaduto a Vimercate è pressoché quello che purtroppo succede nei pronto soccorsi d’Italia. In poche ore, infatti, il succedersi di diversi interventi di emergenza con codice rosso, e tutti con ricovero tramite ambulanza, creano situazioni di lunghe attese e di tensione tra i assistiti.