Lambro, giornata di esercitazione A Monza mille cittadini coinvolti

Sos Lambro in piena. Ma per fortuna era solo un’esercitazione. Una mattina di intenso lavoro sabato a Monza per i volontari della protezione civile e per le forze dell’ordine: 150 i volontari impegnati e 1.300 i cittadini residenti contattati per diramare l’allarme.

Sos Lambro in piena. Ma per fortuna era solo un’esercitazione. Una mattina di intenso lavoro sabato a Monza per i volontari della protezione civile e per le forze dell’ordine che, mobilitate presso la sala d’emergenza allestita in municipio, hanno gestito le prove su alcuni punti caldi della città. Tre le aree di intervento: il Parco dove naturalmente il fiume viene fatto esondare, la zona vicino al Santuario della Madonna delle Grazie e dall’altra parte della città la via Ghilini, a due passi dalla Cascinazza.

Numeri importanti per quella che è stata una semplice prova: 150 i volontari impegnati tra i membri della protezione civile cittadina, i volontari della Monza Soccorso e quelli dell’Associazione nazionale alpini dislocati sui tre punti nevralgici, oltre ai membri della Croce rossa, ai vigili del fuoco, alle guardie ecologiche volontarie e carabinieri, polizia, finanza e vigili urbani mobilitati ad hoc per l’evento. Soddisfatti gli organizzatori. Il sindaco Roberto Scanagatti, affiancato dall’assessore Paolo Confalonieri e dal responsabile della protezione civile Mario Stevanin, ha presentato i numeri della giornata: 1300 le persone residenti delle aree coinvolte che sono state contattate per citofono dai volontari, e qualcuno anche dal sindaco, per avvisare dell’esercitazione, tre le scuole – Rubinowicz, Confalonieri e Bellani – adibite a campo di emergenza. Poca invece le partecipazione da parte dei cittadini. Esiguo il numero di quelli che ha partecipato alla manifestazione, mentre maggiore quello dei residenti che, scesi in strada, vedendo i volontari al lavoro, hanno ricordato i giorni drammatici dell’esondazione del 26 novembre 2002.