Toni allarmistici quelli dell’associazione Spinning Brugherio: l’alga rossa che infesta il laghetto di parco Increa potrebbe essere cancerogena sia per l’uomo che per gli animali. La dichiarazione arriva attraverso un comunicato stampa che chiede ancora una volta attenzione da parte delle istituzioni alle istanze dei pescatori.
L’infestante cianobatterio, spiegano gli esperti nell’ipotesi che la loro diagnosi sia corretta, si chiama Planktothrix rubescens ed «è estremamente tossico per la flora e fauna poiché, durante la sua proliferazione, libera delle tossine che sono epatotossiche e cancerogene. La contaminazione avviene tramite il contatto cutaneo, ingestione o inalazione. La comunità scientifica ha ben studiato l’effetto di una tossina liberata da quest’alga, chiamata Microcistina LR. Questa stessa microcistina è classificata dall’Agenzia internazionale di ricerca sul cancro-Iarc come elemento cancerogeno».
Le acque di fatto verrebbero private sempre di più dell’ossigeno con conseguenze dannose per le specie che le abitano
Limitandosi a ciò che si vede a occhio nudo, la realtà è la presenza di una patina melmosa e rossastra a pelo d’acqua che forma una sorta di cordone lungo il perimetro del lago. Il fenomeno si manifesta da novembre fino a maggio per poi scomparire del tutto nel periodo estivo. Il quadro di ripeterebbe da tre anni circa.
«La presenza della Planktothrix rubescens -spiega ancora lo SpinningBrugherio- è associata dall’uso di fertilizzanti agricoli, scarichi fognari e altre fonti di inquinamento che fanno incrementare la sua capacità di sviluppo. Inoltre gli uccelli acquatici agiscono da vettori trasportandone i filamenti da siti già colonizzati».
Giudicando grave la situazione, i volontari dell’associazione di pescatori informano di avere subito avvisato la Polizia locale, la Provincia di Monza e Brianza e l’assessore all’Ambiente Marco Magni, il quale avrebbe riferito di essere già a conoscenza da tempo della situazione. L’Arpa, sostengono i pescatori, avrebbe invece negato di aver ricevuto la segnalazione da parte del Comune di Brugherio.
Comunque sia, l’auspicio dei pescatori è che «l’amministrazione comunale pianifichi fin da subito, ad esempio collaborando con Asl o Arpa, controlli annui sulla qualità delle acqua del bacino Increa e che non si debba aspettare un disastro ambientale per avviare l’intero iter di analisi».
L’alga rossa sarebbe solo una delle spie di un malessere del lago ormai conclamato. Era stata ancora l’associazione sportiva qualche mese fa a denunciare la comparsa di una colonia di nutrie a parco Increa con conseguenze dannose per la salute degli argini e del lago in generale.