In tantissimi giovedì sera, nonostante il vento gelido, per la trentesima edizione della “Befana sul fiume Lambro”, a Carate, appuntamento curato dalla Commissione cultura alternativa. Il mito-festa della natura da tradizione ha radunato sul ponte di Agliate e sulle rive del fiume migliaia di bambini al tema “Lambralalanguabangla. Trent’anni di Befana, un fiume di lingue diverse”. Un omaggio all’incontro tra le lingue e al loro intrecciarsi e darsi respiro e vita a vicenda, nonostante e grazie alle loro irriducibili differenze.
Un’edizione che ha visto protagonisti i ventidue bengalesi richiedenti asilo che vivono nella casa cantoniera di via Mosè Bianchi da mesi al lavoro nel laboratorio creativo di Agliate per organizzare l’evento. La teatralizzazione ha parlato anche di loro, ad esempio tramite la sagoma del grande pavone pronto a prendere fuoco e incendiare il cielo.