La Squadra Mobile di Monza arresta due ladri d’appartamento seriali: incastrati dal copriorecchie

Si tratta di due cittadini georgiani senza fissa dimora: indagini partite da un furto con colluttazione in un condominio di Monza

Una rapina in abitazione a Monza, un copriorecchie e un cappellino dimenticati e le immagini della videosorveglianza: tutti gli elementi che hanno consentito alla Squadra Mobile della Questura di Monza e Brianza guidata dal vice questore Francesco Garcea di individuare due cittadini georgiani di 37 e 38 anni, senza fissa dimora, che avrebbero perpetrato almeno una ventina di colpi in abitazione tra Lombardia e Veneto con un bottino di oltre 100mila euro tra denaro contante, monili in oro e gioielli.

Arrestati ladri e rapinatori seriali: indagini partite da una rapina a Monza

I poliziotti monzesi hanno eseguito nella mattinata di lunedì 17 aprile una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Monza a carico dei due soggetti, indagati, in concorso tra loro e con una connazionale denunciata in stato di libertà, di una rapina commessa a Monza nella serata del 9 marzo dello scorso anno oltre che “di una serialità di furti in appartamento” dicono dalla Mobile, commessi nelle province di Varese, Cremona, Mantova, Venezia, Vicenza, Treviso e Padova.

Tracce biologiche estratte dalla Polizia Scientifica

Le indagini della Squadra Mobile della Questura di Monza e della Brianza sono iniziate proprio a marzo del 2022, dalla rapina in abitazione commessa nel capoluogo brianzolo, la sera del 9: in azione due persone che penetrate in un appartamento erano state messe in fuga dal proprietario che si trovava in casa e intercettate lungo le scale del condominio da un poliziotto fuori servizio con il quale avevano ingaggiato una colluttazione riuscendo a fuggire con il bottino. Ma lasciarono sul posto un capellino e un copriorecchie dai quali gli specialisti della polizia scientifica estrassero tracce biologiche concordanti con il profilo del Dna di uno dei rapinatori, nel frattempo riconosciuti grazie alla visione delle immagini della videosorveglianza della zona.

I poliziotti di Monza hanno decifrato chat scritte in georgiano

Si trattava, secondo quanto appurato dalla Mobile monzese, dei due georgiani, gravitanti nella zona di Bari, pendolari del furto, specializzati, tanto che prima dei colpi avrebbero usato scattare foto ai luoghi da colpire scambiandosi informazioni via chat. Ulteriori accertamenti hanno esteso il raggio di azione dei due a numerose province della Lombardia e del Veneto. Gli investigatori della Squadra Mobile, dopo aver decifrato il contenuto di alcune chat scritte in lingua georgiana, e confrontato i luoghi individuati con i tabulati telefonici degli indagati sono riusciti a stabilire una corrispondenza delle date dei colpi con le denunce sporte dalle vittime. In tutto 20 furti in abitazione accertati e contestati agli indagati che sono stati ristretti in carcere.