Nessuna inversione di rotta, ma alcuni cambiamenti per migliorare la sanità in Lombardia: è la promessa pronunciata dall’assessore regionale Mario Mantovani che lunedì sera al Binario 7 di Monza ha illustrato la proposta di riforma firmata da Forza Italia.
I berlusconiani puntano sulla parità di condizioni per l’erogazione delle prestazioni nelle strutture pubbliche e in quelle private, sulla possibilità di incentivare le donazioni agli ospedali attraverso la tracciabilità dei lasciti, sul sostegno alla ricerca, sulla semplificazione della burocrazia, su una maggiore integrazione tra gli ospedali e i territori.
«Dobbiamo – ha affermato Mantovani – prepararci a combattere la sfida della cronicità. Tra 15 anni in Lombardia gli ultra sessantacinquenni saranno 3 milioni e gli ultraottantenni un milione».
I pazienti, ha aggiunto, dovranno però dimostrare maggior responsabilità, recarsi al pronto soccorso solo in caso di necessità ed evitare di assumere inutilmente i farmaci. Mantovani ha fornito qualche cifra sull’impegno della Regione in Brianza: nell’ultimo biennio il Pirellone ha investito oltre 30 milioni di euro nell’edilizia sanitaria, perlopiù a Monza e a Vimercate, ha assunto o stabilizzato 239 dipendenti negli ospedali, garantisce 2.876 posti letto in 7 nosocomi pubblici e in 6 convenzionati.
A breve, ha anticipato l’assessore, la Regione lancerà un nuovo servizio che consentirà di controllare i tempi di attesa nei diversi pronto soccorso attraverso una applicazione per smartphone.