La primaria “Don Gnocchi” di Besana in Brianza apre le porte ad altri bambini arrivati dall’Ucraina

L’accoglienza a scuola dei bambini in fuga dalla guerra. Dopo Maxsim, la primaria Don Gnocchi di Besana in Brianza ha aperto le porte ad altri 3 bambini arrivati dall’Ucraina.
Accoglienza alla scuola di Besana
Accoglienza alla scuola di Besana

Dopo Maxsim, il primo bambino ucraino fuggito dalla guerra che si è seduto tra i banchi di scuola della città, accolto dai compagni con disegni di benvenuto, bandiere ucraine e sorrisi sinceri e contagiosi, negli scorsi giorni la primaria Don Gnocchi, di Besana in Brianza, ha aperto le porte ad altri 3 bambini arrivati dall’Ucraina.

La più grande si chiama Anastasiia, è coetanea di Maxsim e ora frequenta la 5^B. Mentre i ragazzi della 1^C e della 3^A da giovedì hanno accolto Anna e Maxsym, due fratelli arrivati in città con mamma e nonna, e ospitati da una famiglia besanese. Ad accoglierli hanno trovato i compagni di classe con disegni, bandiere della pace e cuori con il loro nome scritto all’interno, oltre ai cartelloni realizzati da ogni classe per esprimere loro solidarietà e vicinanza. Un semplice ma efficace messaggio di pace, lanciato proprio dai bambini, per chiedere con le loro voci, i loro colori e la loro energia lo stop alla guerra in Ucraina, mentre a migliaia di chilometri di distanza i bombardamenti non accennano a fermarsi.

“Anastasiia è una bimba solare e affettuosa. È arrivata in Italia con tutta la sua famiglia: mamma, papà di origini moldave e suo fratello più grande. Abbiamo scelto per lei un’altra classe rispetto a quella che frequenta Maxsim, nonostante siano coetanei, per favorire la loro integrazione con gli altri studenti, ed evitare che si isolino, parlando solo tra di loro”, ha raccontato Paola Valsecchi, insegnante e collaboratrice della dirigente scolastica del plesso. “Anna e Maxsym, invece, sono due fratelli arrivati in città con la loro mamma e la nonna. Stiamo cercando di fornire ai nuovi studenti ucraini gli strumenti e gli aiuti necessari per potersi integrare. La lingua sicuramente è un grande ostacolo. Per questo è necessaria la figura di un mediatore linguistico. Abbiamo già fatto richiesta presso le sedi competenti. Nel frattempo, ci stiamo attrezzando con dizionari italiano-ucraino. Consigliamo alle mamme di questi bimbi l’iscrizione al tempo pieno, per fare in modo che socializzino con i compagni anche nel momento del gioco, che è quello che più aiuta ad integrarsi”, ha aggiunto Valsecchi. Oltre a Maxsim, Anastasiia, Maxsym e Anna, altri quattro piccoli ucraini frequentano già il Comprensivo: Daniiela iscritta alla primaria “Renzo Pezzani” di Villa Raverio, Matteo e Melania alla scuola dell’infanzia “Piero e Lucille Corti”, e Vladislav alla secondaria di primo grado “Aldo Moro”. “Se ne aggiungeranno sicuramente altri nei prossimi giorni, e non vediamo l’ora di accoglierli”, ha concluso Valsecchi.