Nei documenti è asetticamente indicato come il Piano attuativo tra le vie Solferino e Marsala, più prosaicamente è il progetto presentato da Coop Lombardia e dalla società Fiorani nel luglio 2016 per la realizzazione di un supermercato all’ex Cgs. La giunta lo ha approvato il 7 novembre e l’iter burocratico dovrebbe concludersi entro la fine di febbraio. In primavera, quindi, potrebbe partire il cantiere che, complessivamente, interesserà un’area di 13.000 metri quadri.
Coop demolirà e ricostruirà un edificio della vecchia fabbrica di apparecchiature elettriche e trasformatori che occuperà 5.035 metri quadri in cui saranno ricavati il punto vendita di medie dimensioni, che non dovrà superare i 2.500 metri quadri di superficie di vendita, e spazi polifunzionali. Al secondo piano 250 metri quadri saranno destinati a servizi privati di interesse generale.
Fiorani srl, invece, riqualificherà un «manufatto di archeologia industriale» di 3.415 metri quadri in cui potranno insediarsi negozi, bar, ristoranti, uffici, ambulatori, laboratori di ricerca, banche e alcuni appartamenti riservati ad anziani, giovani, studenti e persone che non possono permettersi un affitto a prezzo di mercato.
Gli operatori dovranno, inoltre, sistemare le vie Marsala e Solferino, disegnare una piazza di raccordo abbellita da piante e da uno specchio d’acqua, creare nuovi percorsi e attrezzare quasi 8.000 metri quadri a parcheggi, la maggior parte dei quali interrati. Il valore delle opere di interesse pubblico richieste dal Comune supera gli 867.000 euro.
Il progetto, che non dovrà essere ratificato dal consiglio comunale in quanto è conforme al Piano di governo del territorio approvato in febbraio, imprime una svolta radicale nei rapporti tra la Coop e il centrodestra. L’amministrazione pare essersi lasciata alle spalle le dichiarazioni effettuate in campagna elettorale da alcuni esponenti contro l’apertura in città di un secondo supermercato da parte della società vicina al centrosinistra. «Senza imbarazzo – afferma l’assessore all’Urbanistica Martina Sassoli – dico che gli investimenti non hanno colore quando arrivano da interlocutori seri con cui è possibile condividere un percorso». La giunta Allevi, ricorda, ha ereditato il progetto dai suoi predecessori: «Ho incontrato – spiega – il presidente di Coop Lombardia Daniele Ferrè che, nonostante il piano fosse già chiuso, si è dimostrato molto attento al territorio e disponibile a collaborare con noi». In parole povere il dirigente ha accolto le istanze di piazza Trento e Trieste: in vista dell’assunzione del personale si è impegnato a valutare la possibilità di riservare, a parità di diritti, la precedenza ai monzesi, ha assicurato la posa di telecamere nella futura piazza in modo da garantire la sicurezza la notte e l’avvio di un confronto con Coldiretti per tentare di coinvolgere le filiere agricole.
Da Coop dovrebbero arrivare anche risorse preziose, sotto forma di sponsorizzazioni, per iniziative di «interesse pubblico» promosse dal Comune. «Il nostro – commenta la Sassoli – è stato un dialogo trasparente: questo intervento permetterà di creare un nuovo centro cittadino in un’area da tempo abbandonata»