La Guardia di Finanza nella sede di Aeb di Seregno

La Procura della Repubblica di Monza ha inviato nella sede della società seregnese ufficiali della Guardia di finanza per la notifica di un invito a «consegnare copia di documentazione nell’ambito di un procedimento contro ignoti».
SEREGNO VEDUTA SEDE GELSIA - AEB
SEREGNO VEDUTA SEDE GELSIA – AEB Attilio Pozzi

L’operazione che ha portato all’integrazione tra Aeb ed A2A è di nuovo nell’occhio del ciclone. A spingercela è stata la Procura della Repubblica di Monza, che ha inviato nella sede della società seregnese ufficiali della Polizia giudiziaria appartenenti alla Compagnia della Guardia di finanza ubicata in via Mameli, per la notifica di un invito a «consegnare copia di documentazione nell’ambito di un procedimento contro ignoti», come recita una succinta nota che la stessa Aeb ha prodotto, in replica a una sollecitazione del Cittadino, dopo le voci nel merito che erano in circolazione in città.

«Aeb – continua la breve comunicazione – con spirito di massima collaborazione e trasparenza, si è adoperata per fornire la documentazione richiesta».

Sulla vicenda viene mantenuto il massimo riserbo. Sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti vi sarebbe il matrimonio di Aeb con il colosso lombardo del settore, diventato effettivo all’inizio del mese di novembre, in coda ad un confronto tra le parti cominciato soltanto nell’autunno del 2019 e suggellato dall’assemblea dei soci in aprile, prima che vari ricorsi al Tar ed al Consiglio di Stato imponessero un allungamento dell’iter, che nelle intenzioni sarebbe dovuto approdare al traguardo in luglio.

«La presidente di Aeb – spiega il sindaco Alberto Rossi – mi ha informato della visita della Guardia di finanza in azienda. I militari hanno raccomandato di mantenere massima riservatezza, raccomandazione cui mi attengo. Viviamo questo passaggio con totale serenità, trattandosi di un’acquisizione di documenti per un procedimento contro ignoti».