L’associazione di cittadini monzese HQ Monza punta il dito contro la mancanza di barriere antirumore lungo le tratte ferroviarie della città. «A Monza non se ne vedono e addirittura vengono tolte le poche protezioni che c’erano», spiegano.
La denuncia di HQ: mancanza denunciata nel 2003 e poi dieci anni dopo
Un problema sollevato dall’associazione già nel 2003 e poi di nuovo dieci anni più tardi, relativamente alla linea Milano – Chiasso.
«Abbiamo assistito a un braccio di ferro tra Rfi e Comune, con alternanza di promesse e smentite – fanno sapere da HQ – Intanto in questi anni il traffico ferroviario sulla Milano – Chiasso è aumentato in misura esponenziale, specie dopo l’apertura della mega galleria Alptransit in Svizzera. Recentemente abbiamo provato a capire a che punto fosse la situazione ma i funzionari di Rfi si palleggiano le competenze e il Comune sembra non saperne più nulla».
Per quanto riguarda il territorio cittadini mancano barriere di protezione antirumore – secondo i rilievi effettuati dall’associazione di San Fruttuoso – nel tratto parallelo a via San Gottardo e in quello lungo via Paisiello.
«Ma dovrebbero essere realizzate anche sulla linea Lecco – Monza, visto che passa tra le case nelle zone di viale Libertà e via Edison», aggiungono da HQ Monza.
La denuncia di HQ: non solo Rfi, anche Autostrade per l’Italia
Non va meglio quando l’interlocutore è Autostrade per l’Italia. «La situazione è assurda – continuano dall’associazione guidata da Isabella Tavazzi – Lungo la A4, nel quartiere Sant’Alessandro, le barriere antirumore esistevano ma circa due anni fa sono state rimosse in occasione di alcuni lavori stradali, e da allora non sono state più ripristinate nonostante le richieste e proteste dei cittadini della zona. Oggi restano solo i nudi pali di sostegno».
La denuncia di HQ e l’appello all’amministrazione Pilotto
La richiesta dell’associazione HQ Monza è rivolta direttamente all’amministrazione guidata da Paolo Pilotto, affinché la questione delle barriere antirumore, sia quelle mancanti sia quelle rimosse, venga affrontata nuovamente dalla politica locale: «Vuole, per cortesia, occuparsi seriamente di questa vicenda il Comune di Monza?».