Sembra non avere fine la tribolata vicenda dei rendiconti del Comune di Camparada. La Corte dei Conti ha emesso una nuova delibera con la quale ha chiesto maggiori informazioni al piccolo paese brianzolo circa alcune presunte incongruenze tra i residui attivi e passivi dei rendiconti dell’anno 2015. I residui in questione fanno riferimento ad alcuni mutui e rimborsi di carico terzi degli anni 2001, 2003, 2005 e 2006 per un totale di 234mila euro. Per i primi due mutui del 2001 e 2003, sembra infatti che i residui attivi non appaiano controbilanciati dai corrispondenti residui passivi.
La Corte ha richiesto inoltre le posizioni debitorie di Camparada verso il Comune di Lesmo (in Unione delle funzioni proprio insieme a Camparada) e del Comune di Correzzana che insieme agli altri due paesi rientra nel consorzio per la gestione economica della scuola media. La corte ha quindi dato al Comune 15 giorni di tempo per produrre la documentazione in questione (la scadenza è fissata per giovedì 28 ottobre) segnalando che al momento vi è «una situazione di grave e preoccupante irregolarità e confusione nella gestione finanziaria del Comune, il mantenimento dei cui equilibri di bilancio non è al momento neppure verificabile».
La Corte dunque ha inoltre disposto che al momento la gestione finanziaria venga mantenuta ancora entro i limiti della gestione provvisoria. Ciò significa che il Comune di Camparada fino alla verifica della documentazione potrà effettuare, per ciascun intervento, delle spese in misura non superiore mensilmente ad un dodicesimo delle somme previste nel bilancio deliberato e limitate al pagamento delle spese di personale, di residui passivi di rate di mutuo, di canoni, imposte e tasse, ed, in generale, limitata alle sole operazioni necessarie per evitare che siano arrecati danni patrimoniali certi e gravi all’ente.
Il mantenimento della gestione provvisoria blocca dunque ulteriormente il Comune brianzolo che al momento può soltanto gestire la parte ordinaria, senza poter spendere soldi per interventi straordinari.
«Ci siamo subito attivati per ottemperare a questa nuova richiesta della Corte contattando il Revisore dei Conti e la società esterna che abbiamo incaricato – ha spiegato il sindaco Giuliana Carniel –. Di tutto il malloppo di documenti che ci avevano chiesto i mesi scorsi, siamo arrivati a sole quattro voci. I documenti che ci richiedono al momento fanno riferimento ad anni in cui io non ero nemmeno in consiglio comunale. Appena arrivata la delibera abbiamo avvisato le minoranze e posso dire che una volta prodotta la documentazione richiesta convocheremo un consiglio comunale per spiegare e discutere la situazione».
Al momento dunque la situazione a Camparada rimane molto tesa e delicata con la possibilità che la condizione attuale di incertezza si ripercuota anche sull’Unione dei Comuni con Lesmo, bloccando di fatto anche la macchina amministrativa dell’ente sovracomunale.