La beatificazione di Paolo VI, cinquecento brianzoli a Roma

Domenica 19 ottobre Papa Francesco presiederà in San Pietro la celebrazione. Tremila i fedeli ambrosiani in viaggio. Veglie e campane a festa.
La beatificazione di Paolo VI, cinquecento brianzoli a Roma

Da sabato 18 ottobre arriveranno a Roma tremila pellegrini ambrosiani, quasi cinquecento quelli brianzoli. L’intera Diocesi di Milano si prepara a partecipare, anche a distanza, alla beatificazione di Paolo VI che ,come arcivescovo, guidò la chiesa ambrosiana, tra il 1954 e il 1963, lasciando un’impronta indelebile. La beatificazione avverrà domenica 19, alle 10.30: sarà papa Francesco a presiedere la celebrazione.

Nelle parrocchie ambrosiane, sabato 18, si celebreranno veglie in preparazione e in tutte le messe i fedeli si uniranno in preghiera con i pellegrini a Roma. Quando in piazza San Pietro papa Francesco proclamerà beato Paolo VI, a Milano e in tutte le parrocchie della Diocesi le campane suoneranno in segno di festa.

Sabato 18, alle 21, nel Duomo di Monza si svolgerà una veglia cittadina di preghiera guidata da monsignor Silvano Provasi. Prevista anche la visione di filmati inerenti il pontificato di Paolo VI, seguiti dalla lettura di scritti del papa.

In tutte le comunità si celebra la particolare figura di Giovanni Battista Montini, nato a Concesio nel 1897. Molti ricordano oggi, per esempio, l’attenzione, nell’episcopato ambrosiano, riservata all’edificazione di nuovi luoghi di culto, le nuove chiese che tanto volle promuovere, anche in Brianza. Da pastore lungimirante Montini capì quanto fosse importante realizzarle in un territorio sempre più in espansione.

«Il sogno di Montini era di costruire una chiesa per ogni comunità – riprende il monzese monsignor Giuseppe Arosio, che dal 1984 al 2005 ha diretto l’ufficio diocesano Nuove Chiese e prima ancora è stato parroco di san Giuseppe, parrocchia istituita nel 1961 proprio da Montini a Monza – già il cardinal Schuster aveva istituito un comitato per le nuove chiese ma fu proprio Montini, con il Piano che porta il suo nome, a dare un impulso nuovo e determinante». Impossibile dimenticare anche il suo impegno e le sue prese di posizione sulle tematiche del lavoro, degli operai e del precariato.

L’impegno sociale fu sempre tra i suoi pensieri. «Con la grazia di Dio farò tutto il possibile per essere l’arcivescovo dei lavoratori», pronunciò a Sesto San Giovanni nel gennaio 1955. La prima Caritas nacque nel 1950 su iniziativa del Vaticano quando Montini era in Segreteria di Stato.