Tra i nominativi dei candidati alle elezioni politiche del prossimo 25 settembre per il territorio brianzolo, ce n’è uno che spicca su tutti gli altri: quello dell’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia (e patron del Monza Calcio). L’occasione è dunque stata propizia per un’intervista a tutto campo.
Elezioni, intervista a Silvio Berlusconi: il legame con la Brianza
Presidente, Monza è una città cui lei ha dato molto, soprattutto in questi ultimi anni, con la conquista della Serie A, che sembrava ormai un miraggio. Viene da pensare che la scelta del collegio senatoriale monzese, per il suo ritorno in una competizione elettorale, non sia stata casuale. Questione di cuore?
«Naturalmente non è una scelta casuale, ma non è certo legata solo a ragioni sportive. In effetti, aver portato il Monza in serie A è stata per me forse la più bella delle soddisfazioni in ambito sportivo – consideri che sono tuttora la persona che ha vinto di più nella storia del calcio mondiale come presidente di un club calcistico – perché mai come stavolta ho sentito la passione di una città intera. Una città importante, già simbolo di altri sport, come l’automobilismo: e a questo proposito, voglio ricordare che dovremo seriamente impegnarci per modernizzare l’autodromo. Una città quindi che dopo 110 anni meritava di essere rappresentata anche nel calcio ai massimi livelli. Però questo è naturalmente solo un aspetto: sono molto legato a Monza e al suo territorio, che è anche casa mia, visto che da molti anni ho scelto di vivere in Brianza. Una zona che ho sentito mia per due caratteristiche, lo spirito imprenditoriale e la grande capacità di lavoro da un lato, la profonda umanità, la generosità, la sensibilità sociale dall’altro. Sono esattamente i valori liberali e cristiani che stanno alla base di tutta la mia vita e del mio impegno politico, fin dal giorno della mia discesa in campo. Per questo mi sento davvero uno di voi».
Elezioni, intervista a Silvio Berlusconi: Forza Italia in Brianza
Peraltro proprio a Monza, durante le ultime elezioni amministrative, nonostante la sconfitta al ballottaggio del candidato sindaco del centrodestra, Forza Italia ha raggiunto percentuali ragguardevoli. Qual è l’obiettivo che vi ponete come partito in termini di consenso?
«Nella vita ho sempre pensato che gli obiettivi esistano solo per essere superati. E allora perché porre un limite? Io credo sia nell’interesse dei monzesi, come di tutti gli italiani, andare al voto il 25 settembre e scegliere chi ha già dimostrato concretamente, non solo in politica ma nella vita, di saper realizzare quello che si è impegnato a fare. La mia storia di imprenditore parla per me. Lo dico ai tanti protagonisti del mondo dell’impresa e del lavoro che vivono e operano in Brianza».
Aziende e partite IVA sono sempre state al centro dei programmi del suo partito. La Brianza è il territorio con la maggior concentrazione di imprese in Italia, 180 per chilometro quadrato, eppure anche qui, all’orizzonte, sembrano addensarsi nubi fosche per la crisi energetica in vista dell’autunno. Quali soluzioni metterete sul tavolo?
«La Brianza è anche un distretto manifatturiero: l’industria meccanica e quella del legno soffrono particolarmente l’aumento del costo dell’energia, che rende le aziende non competitive. Il governo deve intervenire subito, con un decreto, che metta al riparo le imprese dai costi insostenibili delle bollette. Al tempo stesso, l’Europa deve trovare anche in questo settore strategico, come nella politica estera e di difesa, la capacità di parlare con una voce sola, a tutela degli interessi di tutti».
Elezioni, intervista a Silvio Berlusconi: il tema dell’energia
Quello dell’energia è un tema che riguarda anche le famiglie. È inutile dire che le preoccupazioni per le bollette del prossimo inverno, in virtù della complessa situazione geopolitica che non accenna a risolversi, appaiono fondate. C’è la possibilità che, con un nuovo Governo, le cose cambino?
«Non c’è dubbio, il tema riguarda le famiglie quanto le imprese. Occorre assolutamente evitare che gli italiani si trovino di fronte alla drammatica alternativa fra fare la spesa e pagare le bollette. Anche perché gli aumenti del costo dell’energia si scaricano inevitabilmente sul prezzo dei prodotti, determinando un aumento complessivo del costo della vita. Il nuovo governo dovrà operare una svolta radicale rispetto alla politica irresponsabile dei “no” della sinistra, che ci ha esposto a questa situazione. Noi faremo tutto quello che loro non hanno fatto: i rigassificatori, i termovalorizzatori, le energie rinnovabili! – hanno boicottato persino queste, perché rovinerebbero il paesaggio – e soprattutto il nucleare. Ci vorrà tempo, ma il nucleare pulito, di quarta generazione, è fondamentale per garantire energia e tutela dell’ambiente per le prossime generazioni».
Elezioni, intervista a Silvio Berlusconi: Pedemontana e metropolitana a Monza
Un altro vostro storico cavallo di battaglia è la lotta alla pressione fiscale. Il dibattito su questo tema cade in un momento, la fine dell’estate, in cui sono ripartiti gli adempimenti e i versamenti, un vero salasso dopo un anno decisamente complicato...
«Le tante piccole e medie imprese della Brianza, come di tante altre parti d’Italia, sono soffocate dalla pressione fiscale, ma anche da tanti altri problemi. Penso per esempio alla mancanza di infrastrutture: noi ci impegneremo, io mi impegnerò personalmente – con Fabrizio Sala, nostro bravissimo assessore regionale e storico punto di riferimento in Brianza che abbiamo candidato alla Camera – per favorire il completamento della Pedemontana e della metropolitana a Monza. Penso alla burocrazia che blocca molte attività in attesa delle autorizzazioni preventive, penso alla giustizia che non funziona. Fra tutti questi temi, però, il fisco viene per primo, perché la nostra rivoluzione fiscale cambierà davvero in modo radicale il rapporto fra stato e cittadino. La nostra flat-tax, con una sola aliquota al 23% per tutti, e con l’esenzione dei primi 13.000 euro di reddito, è una tassa non solo leggera, ma equa, facile da pagare e difficile da evadere. Un sistema di tassazione che lascia più denaro ai cittadini, soprattutto ai redditi medi, e alle imprese, che quindi aumenta i consumi e l’occupazione, che riduce la povertà e che fa bene anche ai conti dello stato. Ha funzionato in 57 paesi nel mondo, funzionerà anche da noi».
Nel vostro programma è presente anche l’aumento delle pensioni minime. I vostri avversari vi hanno attaccato dicendo che non ci sarebbero le coperture. Come ritiene di poterlo realizzare?
«Aumentare le pensioni minime ad anziani e disabili è un dovere etico. Qualcuno davvero pensa che sia possibile vivere dignitosamente con meno di 1000 euro al mese? Il rispetto per la persona è per noi un valore essenziale, e quindi rispettare i più deboli è il primo dovere etico per lo Stato. Naturalmente non siamo irresponsabili, io ho fatto per tanti anni l’imprenditore e so bene che i conti si fanno con le risorse che ci sono. Questo significa che procederemo con gradualità, ovviamente. Ma lo ripeto, l’esperienza di tanti paesi dimostra che i tagli fiscali nel medio periodo aumentano e non diminuiscono il gettito per le casse dello stato. Negli Stati Uniti, con Reagan, l’abbattimento delle tasse ha portato al raddoppio, in pochi anni, delle entrate dello Stato, questo si aggiungeranno una seria politica di contenimento delle spese superflue e una riduzione consistente dell’evasione fiscale, una riduzione dovuta alla semplicità del nuovo sistema impositivo».
Elezioni, intervista a Silvio Berlusconi: sostenibilità ambientale
Una tematica oggi in gran voga è quella della sostenibilità ambientale. Anche su questo sembra che Forza Italia abbia le idee piuttosto chiare.
«Ce lo insegna papa Francesco: il Creato intorno a noi è un dono meraviglioso, che abbiamo il dovere di curare e valorizzare per tramandarlo intatto alle prossime generazioni. Per questo la tutela dell’ambiente per noi è un tema essenziale. La Brianza è un territorio che ha vissuto in modo drammatico l’emergenza ambientale: i meno giovani non avranno dimenticato la catastrofe di Seveso, un nome che per molto tempo è stato simbolo dei rischi che un cattivo uso della tecnologia comporta per l’ambiente. Al tempo stesso il nostro è un territorio che ospita delle meraviglie come il Parco di Monza, esempio straordinario della natura curata e valorizzata dall’uomo. La mia proposta-simbolo di piantare ogni anno un milione di alberi in più, rispetto ai piani già previsti, guarda soprattutto a territori come il nostro, ai confini di una grande area metropolitana. Far convivere verde e abitazioni, ambiente e sviluppo, salute ed energia è la scommessa che non possiamo permetterci di perdere. I nostri figli non ce lo perdonerebbero».
Nonostante le elezioni siano ancora relativamente lontane, c’è già chi fantastica sui nomi dei prossimi ministri. In caso di vittoria del centrodestra, avete già in mente dei nominativi da proporre?
«Vogliamo chiamare a raccolta, come chiedo da molto tempo, il meglio dell’Italia, non solo della politica, ma dell’economia, della cultura, della scienza, per un grande sforzo solidale per far ripartire l’Italia. Ci sto lavorando, ma è presto per annunciare dei nomi».