Monza è ventunesima nella classifica dei 33 capoluoghi che nel 2014 hanno superato con almeno una centralina urbana la soglia limite di polveri sottili in un anno (35 giorni in un anno). Lo dice Legambiente su dati del 2014. La città è inoltre al terzo posto, dopo Brescia e Milano, a proposito dell’inquinamento da polveri finissime (Pm 2,5). È invece decima per la presenza di azoto.
Le prime 10 posizioni della classifica generale sono occupate da Frosinone (110 giorni), Alessandria, Vicenza, Torino, Benevento, Lodi , Cremona, Avellino, Milano, Venezia. Dall’undicesima alla ventesima: Asti, Palermo , Pavia, Parma, Mantova , Treviso, Siracusa, Padova, Bergamo, Terni. Chiudono la classifica: Monza , Rimini , Reggio Emilia , Brescia, Rovigo, Caserta, Pescara, Roma, Verona, Napoli, Piacenza , Cagliari, Modena.
Ad alimentare le polveri è sì il traffico, ma sono anche i caminetti a legna e l’incendio agricolo delle sterpaglie. Nelle città, gli impianti di riscaldamento, l’uso del gasolio (nei motori e nelle caldaie), le ciminiere industriali.
L’inquinamento è inferiore: «Ma – spiega Legambiente – I livelli di esposizione dei cittadini rimangono elevati e spesso ancora ben oltre le soglie consentite dalla normativa. La cattiva qualità dell’aria nelle aree urbane inoltre è alla base di una procedura d’infrazione relativa alla mancata applicazione della direttiva 2008/50/CE aperta nel luglio scorso».