Il Viminale ha diramato ai prefetti la nuova circolare per la pianificazione dell’accoglienza in Italia di 20mila profughi. In Lombardia intanto è sempre alta l’attenzione sui luoghi dell’accoglienza, anche per i 314 richiedenti asilo ospitati in provincia di Monza e Brianza. L’Asl ha informato la Regione dei sopralluoghi di verifica igienico-sanitaria effettuati il 4 settembre.
«L’Asl – ha riferito l’assessore Simone Bordonali – ha premesso che l’utilizzo dei locali di accoglienza, non esistendo normativa specifica riferibile a tali situazioni, sia assimilabile, in parte, in base alle normative vigenti, agli ostelli per la gioventù e che debba pertanto possedere alcuni requisiti indispensabili per questi ultimi. Ad oggi, però le documentazioni tecniche richieste agli Enti gestori e proprietari, non sono ancora pervenute. L’istruttoria verrà completata con la valutazione delle planimetrie e dell’ulteriore documentazione richieste agli Enti gestori e ai proprietari».
Per questo eventuali prescrizioni saranno inoltrate dall’Asl solo al termine dell’istruttoria. «Per parte nostra – ha concluso Bordonali – continueremo a monitorare le diverse situazioni e ad inviare controlli mirati laddove arrivavano sollecitazione dal territorio».
In Brianza i profughi sono ospitati a Monza, Limbiate, Carate Brianza e Agrate Brianza. Nell’edificio monzese di via Spallanzani vivono 65 ospiti , 76 sono a Limbiate, 22 a Carate. Nella struttura di Agrate gestito dalla Croce rossa ci sono 151 persone.