L’argomento delle farmacie gestite sul territorio della Brianza da Aeb ha caratterizzato la seduta del consiglio comunale di Seregno, svoltasi mercoledì 27 luglio. Nella fase delle comunicazioni, Tiziano Mariani, capogruppo di Noi per Seregno, ha rivolto un duro attacco al sindaco Alberto Rossi, partendo dal concetto che «le bugie hanno le gambe corte». Ecco perché: «Il sindaco ha nascosto la verità su tante cose. Le sette farmacie in gestione ad Aeb erano un gioiello, fino alla sciagurata operazione con A2A, bocciata dalla giustizia amministrativa. Purtroppo, oggi sappiamo che, nel periodo dell’emergenza sanitaria, non si sono messe a disposizione della popolazione per le vaccinazioni, mentre ad esempio a Cesano Maderno una farmacia da sola ne ha effettuate più di 5mila. Ma a cosa servono allora le farmacie? Ed a cosa serve un sindaco?». La dose è stata quindi rincarata da Ilaria Cerqua, capogruppo di Forza Italia, di fronte al silenzio in prima battuta dell’amministrazione: «Un intervento del sindaco o del vicesindaco Roberto Marini, che è titolare della delega alle partecipate, sarebbe doveroso. Sentire che a Cesano Maderno le farmacie propongono un servizio ed a Seregno no è grave».
Farmacie: il dettaglio del dibattito
La discussione si è riaccesa in seconda battuta nel momento dell’evasione di un’interpellanza di Cerqua, sempre con tema le farmacie ed il loro futuro gestionale. «Ne abbiamo già parlato in modo approfondito nell’ultima seduta -ha commentato Marini-, quando ho illustrato l’atto di indirizzo voluto dalla giunta, per la ricerca di partner con cui dare vita ad una società di gestione del settore, a capitale interamente pubblico. Il servizio che le farmacie stanno proponendo è in continuità con quello offerto prima dell’aggregazione tra Aeb ed A2A. Per le vaccinazioni, la scelta è stata fatta di concerto con gli enti che si sono occupati dei vari hub, considerata la vicinanza con quello di Carate Brianza». Cerqua, per parte sua, si è poi detta convinta che «la giunta ha adottato l’atto di indirizzo, solo perché c’era giacente la mia interpellanza», mentre Mariani è tornato sulla rottura della trattativa tra Aeb e la cesanese Assp per la gestione delle farmacie di un paio di anni fa, auspicando che «la magistratura penale faccia chiarezza. Mi auguro che chi è indagato per corruzione e turbativa d’asta per l’operazione tra Aeb ed A2A esca pulito, ma la vicenda va finalmente chiarita. Tutte le farmacie, sulla base di un protocollo sottoscritto dall’ordine, avrebbero potuto vaccinare. È logico che i seregnesi debbano andare a Cesano Maderno per le vaccinazioni?».