Gira e rigira anche Davide Van de Sfroos deve tornare alle origini. Almeno quelle segnate sulla carta di identità. Perché il cantautore laghée è sicuramente comasco fatto e finito, ma è nato a Monza. E allora non poteva non pensare al piatto che porta il nome della sua città natale per completare degnamente, gambe sotto il tavolo, il documentario che sta realizzando per Expo. Lo ha fatto martedì, quando è stato ospite di Matteo Scibilia all’Osteria della Buona condotta di Ornago: lui, il ristoratore – che chef, come titolo, non gli è mai piaciuto granché – è un cultore del risotto. Anzi, dell’arte del risotto. E martedì l’ha preparato direttamente con Davide Bernasconi (il nome scritto sulla carta di identità del musicista).
Un risotto alla monzese, naturalmente, cioè un risotto tradizionale con l’aggiunta di luganega, la salsiccia dolce che in pochi conoscono ancora nella versione tradizionale, fatta con parmigiano (pardon, grana padano), brodo, carni ben definite di maiale e marsala. Anche la cucina quindi entrerà del documentario che il cantautore comasco sta realizzando per conto della regione in vista di Expo, ideato per raccontare il territorio anche meno conosciuto della Lombardia.