In questa deprimente era “covidica” , dire addio a un tranquillo posto fisso da comunicatore aziendale per (ri)tuffarsi nel mondo del giornalismo potrebbe apparire una follia. E, del resto, confesso di averlo pensato io stesso quando mi è stato chiesto di assumere l’incarico di direttore responsabile de Il Cittadino. Di quello, cioè, che da giovane imbrattacarte vedevo come il non plus ultra dell’informazione locale, che è poi il giornalismo vero.
Una realtà con 122 anni di storia, già guidata da firme “stellate”. Un compito, insomma, da far tremare i polsi. A convincermi è stata la presenza di un editore, Davide Erba, che le sfide è avvezzo a mangiarle a merenda e che, soprattutto, è sempre stato un uomo libero e innamorato della sua Brianza.
Ecco, mi sono detto, se c’è qualcuno che può traghettare la grande epopea del Cittadino nel futuro non può che essere lui.
Così inizia il nostro viaggio. Un viaggio attraverso un territorio che, anche in questi tempi bui, continua a innovare, a rimboccarsi le maniche. Insomma, a guardare avanti. Come, forse, lasciando sullo sfondo contagi e mascherine, dovremmo fare un po’ tutti. E allora via. Si parte.
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