È un murales della discordia. Lunedì l’artista Giorgio Bartocci ha terminato in via Iseo a Monza, sulle pareti esterne del centro civico che ospita anche la scuola media Sabin, la sua opera di street art: si tratta della prima tra le dieci promosse dall’amministrazione comunale nell’ambito di Recover, progetto inserito in un più ampio bando rivolto ai giovani per la coprogettazione di svariate iniziative di partecipazione e aggregazione.
Ma secondo il comitato San Fruttuoso 2000 l’opera ha sollevato i malumori dei residenti del quartiere.
«Niente contro i murales, che in altre situazioni sono utili e belli a vedersi, ma non qui. Soprattutto, in questi tempi di crisi le priorità sono e devono essere diverse. I cittadini non sono affatto contenti se le tasse pagate Tasi vengono utilizzate per iniziative extra non indispensabili», commenta la portavoce Isabella Tavazzi.
A sostegno della posizione l’assenza di segni di degrado sul muro e il fatto che «dentro la media Sabin sono urgenti da tempo interventi di risanamento per infiltrazioni d’acqua, interventi che vengono continuamente rinviati dall’amministrazione perché mancherebbero i fondi».
Pronta e secca la replica dell’assessore alle Politiche giovanili Egidio Longoni: «I fondi per la ristrutturazione della scuola sono stati stanziati e i lavori partiranno a breve. Politiche giovanili e Opere pubbliche fanno parte di capitoli di spesa diversi».