Dal Fondo Bellusco solidale, nasce un nuovo progetto. Si chiama “Adotta una famiglia” e rappresenta un nuovo impegno sul fronte dell’aiuto a chi è più colpito dalla crisi e dalle difficoltà economiche. Chi partecipa contribuisce in forma del tutto anonima a sostenere le spese di una famiglia per cui anche un’uscita di poca entità può diventare un cruccio insuperabile. Magari perché il lavoro non c’è più o fatica ad arrivare. La novità è stata annunciata attraverso l’ultimo numero del notiziario comunale e i responsabili del Fondo Bellusco solidale hanno spiegato che il nuovo progetto ha lo scopo di far sentire meno sole e dunque fare coraggio alle famiglie più in difficoltà, pur rimanendo centrale per tutti la ricerca di una occupazione che garantisca stabilità e sicurezza. Dunque chi intende dare la propria disponibilità per “Adotta una famiglia” può contattare il Fondo, chiamando il 3497081346 da lunedì a mercoledì, dalle 10 alle 14.
Bellusco solidale è attivo in paese da oltre un anno (è nato sull’esempio del fondo diocesano aperto dall’ex cardinale Dionigi Tettamanzi, da una collaborazione tra comune e parrocchia, con il contributo poi delle donazioni di privati e associazioni). L’ultimo resoconto parla di 37 famiglie che si sono rivolte allo sportello; di queste 8 non avevano le condizioni per accedere, 9 sono state aiutate e 20 sono tuttora seguite. I dati aggiornati alla fine di marzo parlano di quasi 36mila euro di donazioni (di questi i contribuiti del comune e della parrocchia sono rispettivamente di 16mila e 7500 euro, che si sommano alle donazioni della proloco, di Cuoche libere, Anpi, pro Cascina San Nazzaro, gruppo volontari, Amici della parrocchia e cittadini) e uscite per circa 28mila euro, per un totale di ventinove famiglie. Dunque la disponibilità, attualmente è di poco meno di ottomila euro.
Per contribuire alle attività del fondo, ci sono due modi: il versamento tramite bonifico sul conto intestato al Fondo Bellusco solidale, oppure affidando il contributo direttamente al parroco don Valerio Fratus. Iniziative come quella intrapresa da Bellusco si sono moltiplicate di recente in diversi comuni del vimercatese, che, chi primo, chi dopo, hanno aperto fondi per poter far fronte all’emergenza sociale determinata dalla crisi. Il fondo solidale dunque ha precise caratteristiche che fanno sì che si rivolga solo a coloro che a causa del complicato quadro economico sono in cassa integrazione, in mobilità o non trovano lavoro.