Se è vero che la maggior parte degli italiani per il 2015 desidera un lavoro, e che la disoccupazione nel nostro Paese colpisce non solo i più giovani o i neo laureati, ma anche uomini e donne cinquantenni, si può comprendere quanto sia positivo il fatto il Comune di Lissone faccia lavorare i disoccupati. Attraverso, per esempio, i “buoni lavoro” e non solo. E’ uno dei peggiori effetti della crisi: la crescita della disoccupazione, sia giovanile che degli adulti.
Per venire incontro alla perdita del lavoro di tanti cittadini, l’amministrazione comunale di Concetta Monguzzi ha deciso di investire a fine anno tutte le risorse residuali ricavate dai risparmi delle spese di personale (soprattutto una minore effettuazione di straordinari, dovuta al nuovo orario adottato in municipio) in “buoni lavoro” destinati appunto ai disoccupati. Sono così stati assunti attingendo alle liste di collocamento due operai specializzati, che presteranno per 4 mesi la loro opera nel settore Lavori pubblici come manutentori del verde e per lavori edili, oltre a essere disponibili – insieme ai soliti spalatori occasionali – per lo sgombero della neve in caso di nevicate.
Ma soprattutto sono stati acquistati ben 3.500 voucher da 10 euro ciascuno con i quali nei prossimi mesi saranno pagati altri lavoratori occasionali, anch’essi scelti tra le persone che hanno perso il lavoro, da adibire nei vari compiti di interesse comunale: dalla custodia dei locali ai lavori stradali, dalla cura dei giardini pubblici alla piccola manutenzione degli stabili, eccetera. Il Comune, fanno sapere dagli uffici, «valuterà anche se erogare, sempre in cambio di lavoro, parte di tali voucher a persone in carico ai servizi sociali o che si rivolgono a loro perché faticano a pagare le bollette».
Offrire una possibilità di guadagnarsi dignitosamente da vivere, senza assistenzialismi: si tratta di un piccolo, ma significativo contributo che l’amministrazione intende proporre ai molti che senza colpa si trovano in difficoltà economiche, e nel contempo risponde ad alcune emergenze che interessano la manutenzione di beni pubblici. Ciò si aggiunge agli oltre 20 giovani, molti di loro neo-laureati, che sono impiegati negli uffici comunali grazie ai progetti di Dote Comune, Leva Civica regionale e Servizio Civile. «E’ allo studio infine la possibilità di impiegare nel lavoro volontario anche chi lo desideri tra i profughi extracomunitari ospitati nel locale Centro Botticelli» annunciano dal palazzo municipale di via Gramsci.