Da giovedì 12 luglio (e anche nelle edizioni del sabato) i lettori troveranno sulle pagine de “il Cittadino” qualcosa di diverso e di speciale. Si tratta di un inserto interamente scritto dai detenuti del carcere monzese di via Sanquirico. In pratica, il “loro” giornale. Loro in tutto: dalla scelta del nome della testata («Oltre i confini-Beyond borders») a quella degli argomenti da affrontare e da trasformare in notizie, storie e approfondimenti. Noi de “il Cittadino” ci occuperemo tecnicamente delle pagine: correggeremo gli articoli e li titoleremo, li correderemo con fotografie e grafici, insomma completeremo con il lavoro di “cucina” redazionale i frutti di un impegno che, ora possiamo dirlo, si è rivelato encomiabile e avvincente.
L’idea è nata in primavera, quando in redazione è venuta a trovarci Antonetta Carrabs, che nel carcere di Monza dirige e coordina un laboratorio di narrazione. Con sé aveva alcuni lavori dei detenuti: racconti, poesie, riflessioni, persino ricette di cucina. Li abbiamo letti con grande attenzione e, piano piano, si è fatto strada il pensiero di farli conoscere anche all’esterno della struttura carceraria. Il passo nel concepire un vero e proprio “giornale” è stato un tema che abbiamo discusso al nostro interno, affinandolo poi con i contributi di Antonetta e della direzione della casa circondariale. Da qui è partita la fase di progettazione, ora arrivata a conclusione con questa proposta che sottoponiamo ai lettori.
L’inserto, nel nostro intento, avrà una cadenza periodica, perché l’idea è proprio quella di creare un ponte ideale e continuativo tra l’ambiente carcerario e quello, ben più vasto, che lo circonda. Molto dipenderà, naturalmente, dalla redazione di via Sanquirico, dalla volontà dei detenuti di svelarsi e di raccontare una realtà complessa fatta di privazioni e di sofferenza, di narrare senza filtri i problemi di quel mondo parallelo che la maggioranza di noi non conosce ma che esiste, respira, vive, sogna. Va detto che l’impatto con i nostri nuovi “colleghi” è stato entusiasmante: nel corso di alcune visite di preparazione all’interno del carcere abbiamo trovato persone motivate e preparate, desiderose di aprire cuore e pensiero all’esterno, di esprimere attraverso la scrittura piccole e grandi esperienze di vita quotidiana spesso complicate.
Il nucleo della redazione è formato da otto persone: Andrea, Alberto, Gianni, Fabio, Erminio, Paolo, Farid e Dino. Siamo certi che altri amici si aggiungeranno per rendere ancor più completa questa esperienza. Siamo anche certi di assolvere, con questa iniziativa, alla missione che il giornale storico di Monza si è dato all’atto della sua fondazione: raccontare ciò che rappresenta il nostro territorio nelle sue diverse sfaccettature, dare voce alla gente e tenere vigile lo sguardo sui temi sociali che riguardano le fasce deboli della popolazione. «Oltre i confini» è anche un unicum nel panorama editoriale italiano. È un motivo in più per essere orgogliosi del nostro lavoro.
“Oltre i confini, beyond borders” si troverà all’interno del Cittadino Più, al centro del giornale: realizzato in modo tale da poter essere estratto e diventare così un giornale indipendente dal resto del settimanale.
* direttore de il Cittadino