Selezionavano le vittime con cura, poi, individuate le prescelte, ogni giorno partivano da Corsico, agivano in tarda serata e rimanevano nei pressi fino all’alba, post coprifuoco, prima di tornare alla base. Le “vittime”, in questo caso, sono auto, possibilmente di lusso, Audi, Bmw e Mercedes, posteggiate per strada, dalle quali smontavano e trafugavano plance, navigatori satellitari, volanti e gruppi ottici poi spediti in Moldavia, su autobus di linea in partenza da Milano. Ad agire erano due distinti gruppi criminali, con base logistica a Corsico. I furti. almeno 35 tra novembre ed aprile, sono stati perpetrati anche a Monza e in provincia e un po’ in tutta la regione, tra Milano, Lodi, Pavia, Como, Varese a anche in Emilia, a Piacenza.
Nella tarda serata del 23 aprile, i militari della Compagnia Carabinieri di Corsico hanno eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica di Milano nei confronti di cinque presunti responsabili, tutti cittadini moldavi, accusati a vario titolo ed in concorso tra loro, dei delitti di furto aggravato, ricettazione e riciclaggio.
Le indagini hanno permesso di ricostruire che gli indagati, con cadenza quotidiana, utilizzando auto provento di furto con targhe rubate, agivano e poi occultavano la refurtiva all’interno di aree boschive per poi spedirla nei giorni successivi in Moldavia, con frequenza settimanale, attraverso autobus di linea con partenza dal capolinea di Milano. Le indagini hanno consentito di sequestrare un ingente quantitativo di accessori, eseguito poco prima che gli autobus di linea potessero varcare il confine nazionale.
Già a marzo sempre i carabinieri di Corsico avevano fermato altri tre indagati, ritenuti responsabili dei medesimi reati. Nella mattinata del 23 aprile, inoltre, i militari hanno recuperato numerosi componenti di autovetture ed effetti personali, riconducibili a furti perpetrati nel corso della stessa notte in due comuni del milanese. Gli arrestati si trovano presso la casa circondariale di Milano San Vittore a disposizione dell’autorità giudiziaria.