Guardie ecologiche volontarie, premio della Regione al brugherese Ambrogio Teruzzi

Ha ottenuto un riconoscimento per essersi distinto nella tutela degli anfibi e nelle attività di educazione ambientale e della biodiversità
Ambrogio Teruzzi, a sinistra, la Gev di Brugherio premiata

Il brugherese Ambrogio Teruzzi, ex agente della Polizia Provinciale di Lecco, ha ottenuto un riconoscimento dalla Regione Lombardia a Cunardo (Varese), nell’ambito delle iniziative organizzate per la giornata annuale delle Guardie Ecologiche Volontarie (GEV), per essersi particolarmente distinto nella tutela degli anfibi e nelle attività di educazione ambientale e della biodiversità. Teruzzi è stato premiato insieme a un’altra GEV della Città metropolitana di Milano, Geramo Mocchetti, di Rescaldina, la guardia ecologica volontaria più anziana della Città Metropolitana, classe 1939, matricola n. 2, attivo fin dal 1982 anno di istituzione del servizio volontario di vigilanza ecologica.

Brugherio: Ambrogio Teruzzi premiato per essersi distinto nella tutela degli anfibi

“La premiazione di oggi ci rende orgogliosi – ha detto Paolo Festa consigliere delegato all’ambiente della Città metropolitana – le Guardie Ecologiche Volontarie, in stretto raccordo con gli uffici della Città
metropolitana, svolgono un lavoro prezioso in ambito di tutela ambientale e salvaguardia del territorio. Si tratta di un esempio virtuoso di cittadinanza attiva che contribuisce in modo rilevante ad aumentare la
consapevolezza e sensibilizzare l’opinione pubblica circa la necessità di operare per la difesa della natura e per uno sviluppo sostenibile rispettoso del territorio”
.

Le GEV svolgono attività di vigilanza ed informazione sugli ecosistemi e la biodiversità che si concretizzano in progetti che coinvolgono l’educazione ambientale e vere proprie missioni di salvataggio della fauna selvatica in difficoltà. I volontari sono stati protagonisti di alcuni progetti pilota tesi a tutelare la salamandra nera, il pelobate fosco (rospo), l’ululone dal ventre Giallo (rospo), il tritone crestato italiano, la rana di Lataste e la testuggine palustre europea. Progetti accompagnati anche da attività finalizzate a reintrodurre specie in difficoltà o scomparse attraverso il recupero di stagni e laghetti, acquitrini e rigagnoli.