La scomparsa a 96 anni della regina Elisabetta II è un evento storico. Uno di quei momenti che finiranno nei libri e che segneranno inevitabilmente la vita dei tanti che stanno vivendo, da vicino o da lontano, questo lungo e planetario addio.
Gran Bretagna in lutto: a Londra il ritratto ovunque
A renderle omaggio, nel fiume incessante di gente arrivata da ogni dove per deporre anche solo un fiore, c’erano anche Cristina Schiatti e Angela Galbiati di Biassono, dove sono consigliere comunali.
«Siamo arrivate il giorno dopo la morte della regina, in una Londra irriconoscibile – racconta Schiatti che insieme all’amica Galbiati avrebbe dovuto trascorrere nella City gli ultimissimi giorni di vacanza – All’uscita dell’aeroporto abbiamo visto ovunque gigantografie della regina, ritratta a mezzo busto. Puntate al petto due spille, una con il ritratto del nonno, Giorgio V, l’altra con l’immagine di suo padre, Giorgio VI, a sancire non solo il legame di affetto e di sangue, ma soprattutto la regalità della discendenza. Inevitabile pensare che sia stata proprio Elisabetta a scegliere quella foto da lasciare come ricordo ufficiale di sé al suo popolo e al mondo intero».
Gran Bretagna in lutto: Buckingham Palace e Windsor
Il programma pensato inizialmente cambia. «Abbiamo acquistato due mazzi di rose da deporre davanti alla cancellata di Buckingham Palace. Lungo il percorso – continua Schiatti – abbiamo attraversato Trafalgar Square con la National Gallery chiusa per lutto e la bandiera dell’ambasciata del Canada a mezz’asta come quelle britanniche di ogni edificio pubblico. Siamo arrivate al Mall, il lungo viale alberato che conduce a Buckingham Palace. Nella piazza davanti al palazzo erano già schierate le postazioni di televisioni e testate giornalistiche di tutto il mondo».
Poi la decisione di raggiungere Windsor, a poche miglia da Londra. «Qui in tanti la ricordano fino a qualche anno fa, alla guida della sua Range Rover. Si avverte vivo il dolore della gente che non è solo lutto nazionale ma anche un dolore privato».
Le vetrine chiuse, i negozi serrati, ovunque i manifesti a lutto. «Facendoci largo a fatica tra la folla abbiamo conquistato la prima fila davanti all’ingresso del Palazzo. Abbiamo sentito gli squilli delle trombe che annunciavano la proclamazione e abbiamo anche avuto il privilegio di vedere il nuovo re, che, dalla sua auto salutava la folla assiepata ai lati del Mall. L’affetto della gente per Carlo III è evidente: il desiderio di avere subito un nuovo re ha fatto dimenticare le debolezze giovanili del principe Carlo e ha fatto accettare, grazie a un abile lavoro diplomatico di Elisabetta, la nuova regina consorte, Camilla».
Gran Bretagna in lutto: la reazione nel sud ovest dell’Inghilterra
Alessandra Bussolati, monzese adottata dal Regno Unito, sta vivendo in diretta lo stesso dolore dalla casa a Compton, in South Devon, nel sud ovest dell’Inghilterra, dove vive con il marito e i due figli piccoli.
«La morte della regina era una notizia che ci aspettavamo, ma che ha lasciato tutti scioccati. La regina Elisabetta è sempre stata lì. La sua scomparsa ha generato un profondo senso di smarrimento, incredulità e tristezza. Sono passati dei giorni – racconta – e quasi non ci si crede. Per tutti noi, anche per me, è sempre stata una figura famigliare, unificatrice e rassicurante. Davvero una nonna per tutti noi».
Grace, la bimba di Alessandra di 4 anni, ha chiesto spiegazioni, ha voluto sapere cosa fosse successo alla regina: «Le manca, a modo suo le voleva bene. All’asilo avevano parlato del giubileo per settant’anni di regno ed era diventata una figura famigliare anche per lei».
Gran Bretagna in lutto: un tè tutti insieme nel giorno del funerale
Il giorno del funerale solenne tutto il Regno Unito si fermerà: scuole e uffici chiusi: «Noi guarderemo il funerale in tv. Con gli abitanti del nostro villaggio abbiamo deciso di ritrovarci quel pomeriggio per una tazza di tè, in onore della nostra amatissima regina».
Il futuro ora ha il volto di re Carlo III. «Avrà una strada in salita da percorrere – conclude Alessandra – Ci sono stati scandali recenti e nessuno pare si sia dimenticato di Lady Diana. Diamogli tempo, ha un ruolo difficilissimo dopo un regno cosi impeccabile come quello della amata Elisabetta II».