Golf: al Barlassina Country Club vince la squadra con Flavio Montrucchio, 240mila euro per lotta alla SLA

Sul green si sono sfidati anche Platini, Nedved, Zola, Donadoni e tanti nomi d'eccellenza del mondo de golf
Flavio Montrucchio al Country Club di Barlassina

Comunque sia andata ha vinto la solidarietà alla diciottesima edizione della Pro Am di golf organizzata al Barlassina Country Club di Lentate sul Seveso dalla Fondazione Vialli e Mauro. La competizione benefica per la raccolta fondi contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica che ha visto protagonisti sui prati di gara numerose personalità dello sport e del mondo dello spettacolo si è conclusa lunedì 8 maggio in serata con la vittoria della squadra composta da Matthew Baldwin, Flavio Montrucchio, Federico De Nora e Giacomo De Nora.

Massimo Mauro

Trofeo Pro Am a Barlassina: sul green anche Platini, Nedved e Donadoni

Con loro, anche nel ricordo di Gianluca Vialli, si sono sfidati sul green, oltre a Massimo Mauro, tanti campioni del calcio di ieri e di oggi, fra cui Michel Platini, Pavel Nedved, Gianfranco Zola, Roberto Donadoni, Christian Panucci, Borja Valero, e tanti nomi d’eccellenza del mondo del golf, come Rafa Cabrera Bello, Stephen Gallacher, Peppo Canonica, Guido Migliozzi, Nino Bertasio.

Pavel Nedved

Trofeo Pro Am a Barlassina, Massimo Mauro: “In una giornata raccolti 240mila euro”

È stata un’edizione entusiasmante e in una giornata abbiamo raccolto 240.000 euro – ha commentato Massimo Mauro a bordo campo – “sono contento di vedere amici e colleghi che, ad ogni edizione, confermano sempre il loro sostegno, dimostrando vicinanza alla Fondazione e al suo obiettivo. Luca era molto orgoglioso della grande famiglia che si è consolidata in questi 18 anni di Pro-Am”.

Un premio speciale è stato assegnato a Matilde Andreozzi, del Royal Park I Roveri e già vincitrice di due campionati italiani under 14, che si è aggiudicata il riconoscimento “Giovane Promessa”, in ricordo di Teodoro Soldati, uno dei più talentuosi golfisti italiani scomparso prematuramente all’età di 15 anni, consegnato dai genitori di Teodoro, Marina e Domenico Soldati.