La scena della Natività nella chiesa di San Bartolomeo a Brugherio sarà completata mercoledì 6 gennaio dall’arrivo dei Re Magi: quest’anno, però, l’Epifania non sarà celebrata con il corteo e i fedeli non potranno baciare il reliquiario d’argento che custodisce le falangi degli Umitt, i tre santi, rinnovando una tradizione nata secoli fa. È l’adorazione dei Magi ai tempi dell’emergenza covid.
GUARDA Le foto degli Umitt a Sant’Albino
Per evitare assembramenti e per consentire a tutti di venerare le reliquie, per la teca è stato pianificato un tour in tutte le parrocchie della comunità pastorale. Dopo Sant’Albino (sabato), il reliquiario va domenica 3 sarà portato a San Carlo in concomitanza con le celebrazioni delle 8.15, delle 10 e delle 11.15, martedì 5 sarà a San Paolo per la messa vigiliare delle 18.30 e il 6 sarà di nuovo a San Bartolomeo dove alle 16 si terrà una preghiera comunitaria.
Le reliquie secondo la tradizione sono state donate da Sant’Ambrogio alla sorella Marcellina, monaca nel convento che sorgeva nella campagna brugherese, trasformato nel corso dei secoli nella cascina Sant’Ambrogio. Lì sono state ritrovate nel 1592 durante la visita pastorale dell’arciprete di Monza Camillo Aulario e il loro culto, caduto in disuso, si è diffuso per tutto il circondario tanto che nel 1613 il cardinal Federico Borromeo ha ordinato che fossero traslate nella chiesa di San Bartolomeo. Risale a quell’epoca il reliquiario d’argento che ritrae i tre “Umitt” e le protegge tuttora.