Hanno svolto attività «extra-istituzionali», senza autorizzazione da parte dei vertici dell’ospedale San Gerardo di Monza, provocando un danno erariale di 271mila euro che ora dovranno ripianare. Protagonisti, alcuni infermieri dell’ospedale citati nella relazione inaugurale dell’anno giudiziario della Corte dei Conti presentata venerdì a Milano.
«Nell’attività lavorativa non autorizzata – scrive il procuratore regionale Antonio Caruso a proposito degli infermieri – hanno determinato la realizzazione di una fattispecie di responsabilità erariale derivante dal mancato riversamento dei compensi percepiti per l’attività libero professionale nel conto dell’entrata del bilancio dell’Ospedale S. Gerardo di Monza»
Una attività extra vietata dalla legge (articolo 53, commi 7 e 7 bis del D.lgs. 165/2001): «I dipendenti pubblici non possono svolgere incarichi retribuiti che non siano stati conferiti o previamente autorizzati dall’amministrazione di appartenenza». Al di là di: «più gravi sanzioni e ferma restando la responsabilità disciplinare», gli infermieri del San Gerardo dovranno versare il compenso irregolarmente percepito: «nel conto dell’entrata del bilancio dell’amministrazione di appartenenza per essere destinato ad incremento del fondo di produttività o di fondi equivalenti».
Nel caso specifico, gli infermieri avrebbero percepito e quindi dovranno versare all’ospedale 175.299 euro, 39.103 euro e 6.856 euro: «Per un totale di euro 271.258 dovuti all’Ospedale S. Gerardo di Monza».