Giussano, Salvini in presidio contro i profughi pakistani

In via Giordano a Birone sono ospitati 14 profughi pakistani in base a un accordo preso da uno dei tre fratelli proprietari dello stabile. Gli non lo sapevano e hanno chiamato i carabinieri. E mercoledì arriva Salvini
GIUSSANO CASA VIA GIORDANO PROFUGHI
GIUSSANO CASA VIA GIORDANO PROFUGHI Federica Verno

Arrivano altri profughi in città e scoppia la polemica. La notizia, che all’inizio della settimana scorsa, era ancora ufficiosa ora è confermata: 14 immigrati del Pakistan hanno preso domicilio in parte di una villa privata a Birone in via Giordano 13. La casa è di proprietà della famiglia Novati, ma solo uno dei tre fratelli, Enea, ha preso accordi firmando il contratto d’affitto con il Consorzio Comunità Brianza, che si occupa della gestione dell’accoglienza in Brianza per incarico della Prefettura. All’oscuro di tutto gli altri due fratelli Samuela e Floriano.

I 14 pakistani, che parrebbe non essere ancora dei rifugiati, abitano da mercoledì 30 all’interno di un contesto abitativo familiare dove vivono appunto oltre alle famiglie dei due fratelli, la mamma anziana di 76 anni e dei bimbi piccoli. L’arrivo dei pakistani ha messo preoccupazione nelle famiglie che vivono al civico 13 di via Giordano, condividendo alcuni servizi e un ingresso comune.

«Io e mio fratello Floriano appreso dell’arrivo dei profughi perchè abbiamo sentito dei rumori nell’appartamento dell’ altro fratello da qualche mese non abitato – ha detto la sorella Samuela -. A questo punto abbiamo chiamato i carabinieri e, solo dopo che sono arrivati i militari a controllare, abbiamo appreso dell’affitto e del fatto che dovremmo convivere con 14 profughi. Nessuno ci ha detto nulla: il nostro è un contesto familiare con spazi comuni, dove vivono adolescenti, bimbi e una persona anziana».

I due fratelli Novati allora si sono rivolti al legale Roberto Brenna: «I miei assistiti discutono il metodo – ha detto l’avvocato – e contestano anche il numero delle persone in casa. L’abitazione, seppur grande, non è né un ostello né un albergo e non è la situazione migliore per far vivere 14 persone adulte. Chiederemo al Comune di fare delle verifiche sull’idoneità della struttura e segnaleremo tutto al prefetto. Capiamo la situazione di difficoltà delle persone, ma non è il modo corretto di operare e, in particolare, per risolvere i problemi ad alcuni, non se ne possono creare ad altri».

Da parte sua il sindaco afferma di aver scritto al prefetto segnalando le possibili criticità ma senza aver ancora ricevuto risposta. Inoltre il privato ha gestito tutto con la cooperativa. Così il consigliere della Lega Nord Stefano Tagliabue: «Chiederemo al Comune di verificare l’idoneità dei locali, la registrazione all’anagrafe e la questione dei tributi: non si tratta di una famiglia sola ma di 14 persone, che comportano 14 denunce anche per le tasse. Mi chiedo, poi, quale guerra si stia combattendo in Pakistan. Capisco che si tratta di persone in difficoltà, ma quante ce ne sono qui da noi che non hanno la casa? Quanti soldi vengono spesi? Arriveranno anche dall’Unione europea ma i soldi a Bruxelles non crescono sugli alberi, alla fine glieli diamo sempre noi».

Intanto per mercoledì 13 gennaio alle 12.30 in via Giordano a Birone di Giussano, di fronte alle scuole elementari, si terrà un presidio con il leader della Lega Nord Matteo Salvini «contro l’invasione dei profughi voluta da Renzi e dal Pd».