Fa i complimenti a una ragazza, monzese pestato dai suoi amici: inizia il processo

In tribunale per una mezzanotte di follia. Un giovane di Monza era stato pestato a sangue (lesioni guaribili in 45 giorni) per aver fatto i complimenti a una ragazza in un altro gruppo incrociato per strada.
laurea
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Mezzanotte di follia a Milano: un giovane monzese è stato vittima di una brutale aggressione, all’incrocio tra via Negroli e via Monte Suello, nella quale ha riportato lesioni guaribili in 45 giorni. I fatti si sono svolti il 30 novembre del 2016. Il giovane di Monza, classe 1985, pestato a sangue, è assistito quale parte lesa dall’avvocato del Foro di Monza, Francesco Mongiu.

Un fatto grave innescato da una battuta ingenua pronunciata da uno degli amici con il quale il 32enne si trovava per le vie di Milano. Secondo la ricostruzione dei ragazzi, infatti, il gruppo era formato da cinque persone che stavano passeggiando tranquillamente, quando si sono imbattuti in un altro gruppetto di giovani, due donne e due uomini (entrambi 27enni).

Con fare scherzoso uno degli amici della vittima del pestaggio si è rivolto a una ragazza dell’altro gruppo, che portava tra le mani un mazzo di rose, congratulandosi: “Complimenti, vedo che si è laureata”.

Una battuta innocente che sorprendentemente ha scatenato la rabbia di uno dei due ragazzi: «Brutto str…. ti spacco il c…». La situazione si è fatta rapidamente sempre più tesa, fino all’aggressione vera e propria. La vittima del pestaggio a quel punto, per cercare di riportare la questione alla calma, ha tentato di mediare: «Ma dai – ha detto – cosa avrà mai detto di così grave. Stava scherzando».

A quel punto la furia del balordo gli si è ritorta contro. Lo avrebbe tempestato di colpi raggiungendolo al corpo e al viso, fino a tramortirlo. Lo hanno scaraventato a terra dopo averlo massacrato. Il balordo avrebbe continuato a colpire anche con l’uomo a terra raggiungendolo con violenti calci e pugni. Sarebbe stato colpito in maniera brutale da entrambi i soggetti che dopo averlo scagliato ferito in maniera seria lo hanno lasciato a terra sanguinante al volto e alle gambe.

A quel punto il gruppo si è allontanato rapidamente facendo perdere le tracce, ma per fortuna uno degli amici della vittima del pestaggio aveva ripreso la loro fuga immortalando la targa della macchina, un’Alfa Romeo grigia, con la quale avevano poi abbandonato la zona.

La vittima, dolorante, è stata poi accompagnata dagli amici all’ospedale Sacco di Milano dove gli sono state riscontrate diverse lesioni: un trauma facciale e la frattura del piatto tibiale esterno, ginocchio sinistro con prognosi di 45 giorni salvo complicazioni. Il processo si svolgerà in tribunale a Milano.