Un venerdì di sopralluogo formale, un sabato di test nei cieli, una domenica da apoteosi. Le Frecce Tricolori, come ormai da quattro anni a questa parte, si preparano alla passerella monzese che le vedrà impegnate a sfrecciare sopra il rettilineo della partenza, con perfetta sincronia al termine dell’inno di Mameli. Dall’ufficio comunicazione, l’ufficiale di stato maggiore dell’Aereonautica incaricato, si è recato nel paddock per pianificare il test del sabato, che vedrà impegnato un aereo in sorvolo di Monza.
Domenica, infatti, dalla base di Rivolto, a Udine, decollerà la formazione di aerei diretti sopra il ciel di Lombardia, che dopo le manovre su Monza (almeno un paio, oltre al passaggio, in caso di condizioni meteo favorevoli) atterrerà sulla pista di Ghedi, nel Bresciano. Tutte le manovre verranno coordinate per consentire ai dieci caccia militari di inserirsi in uno spazio aereo utilizzato solitamente anche dalla non distante Linate. Tre sono le cabine di regia previste: una sopra la griglia di partenza, una nella torre dell’eliporto dell’autodromo, una dai radar di Milano.
Dopo l’esibizione del 1982, per le Frecce Tricolori quella del Gp d’Italia è divenuta un’applauditissima consuetudine, in un contesto che offre enorme visibilità mediatica e si affianca ai più tradizionali appuntamenti del 2 Giugno e del 4 Novembre, oltre che della gara di MotoGp del Mugello. Il transito su Monza è previsto a una velocità tra i 400 e i 600 chilometri orari, in grado di offrire uno spettacolo capace di catturare l’attenzione per diversi secondi. Il fumo usato dagli aerei di passaggio poi non avrà impatto di inquinanti, in quanto vapore acqueo di colore verdebiancorosso che viene creato ad hoc dal laboratorio chimico dell’Aeronautica militare.