Prosegue la guerra del Codacons al “secondary ticketing”. Ha presentato un esposto urgente anche alla Procura di Monza (oltre che a quelle di Milano, Roma, Monza, Verona, Mantova e alla Polizia Postale) per fare luce su un’ipotesi di speculazione sui biglietti dei concerti musicali.
«Chiediamo il sequestro e l’oscuramente dei siti web che speculano sui biglietti di concerti e spettacoli, alterando il mercato e dopando le tariffe» dice il presidente del Comitato dei consumatori, Carlo Rienzi.
E c’è anche un invito esplicito alle amministrazioni dei comuni che ospitano gli eventi “incriminati”: «ad intervenire annullando i concerti per i quali si sono verificate speculazioni anche per non incorrere nel concorso nei reati» prosegue il presidente «in attesa dell’entrata in vigore delle nuove disposizioni normative contro il bagarinaggio on line e allo scopo di tutelare gli utenti».
Da una verifica dei prezzi dei biglietti sul circuito “secondary ticketing” per assistere ai principali eventi musicali del 2017, il Codacons punta il dito ad esempio sul prezzo record: «2.695 euro» per assistere al concerto veronese del 14 luglio 2017, allo stadio Bentegodi, di Robbie Williams.
E non pare un caso isolato. Proprio a Monza, sui siti di secondary ticketing, sempre secondo la ricerca effettuata dal Codacons, si può arrivare a spendere la stessa cifra per assistere al concerto di Justin Bieber del 18 giugno a Monza: 2.634 euro. Decisamente meno per il concerto dei Green Day al Mediolanum Forum di Milano (14 gennaio), fino a 877 euro. E ancora, fino a 805 euro per Bruno Mars (15 giugno, Mediolanum Forum, Milano), fino a 702 euro per Elton John a Mantova (14 luglio) e fino a 613 euro per i Depeche Mode (27 giugno a San Siro).