«Ottocentomila lombardi avrebbero dovuto beneficiare dell’esenzione dal ticket sui farmaci, invece il sollievo è arrivato solo per settantacinquemila». La denuncia arriva dal Partito Democratico al Pirellone, che riporta anche diversi dati sulla Brianza, diffusi dall’assessore alla Salute Mario Mantovani in risposta ad un’interrogazione del gruppo: qui, precisano i dem, la situazione è migliore che nel resto della Lombardia, ma «comunque lontana dagli obiettivi prefissati». Il provvedimento “Zero Ticket”, uno dei cavalli di battaglia della giunta lombarda guidata da Roberto Maroni, è al centro di polemiche. In vigore da poco più di un anno, precisamente da aprile 2014, stabilisce l’esenzione dal ticket farmaceutico per chi ha superato i 66 anni di età e ha un reddito familiare lordo inferiore a 18mila euro.
Questi, in particolare, i numeri della provincia di Monza e Brianza, relativi al periodo 1 aprile 2014 – 31 marzo 2015 : su circa 67mila aventi diritto, a fare richiesta per l’esenzione sono stati poco più di 5mila, circa il 7,5%. Un “flop” per il capogruppo Pd Enrico Brambilla: «Il taglio tanto pubblicizzato dalla Regione è fallito. Certo, ci sono 75mila lombardi che hanno beneficiato dell’esenzione, di cui circa 5mila nella nostra provincia, ma la giunta si era impegnata per 40 milioni di euro, che oggi, invece, sono ancora in cassa. In più – chiude Brambilla – non sono ancora stati toccati i ticket più pesanti, quelli su visite ed esami, che solo in Lombardia raggiungono la cifra di 66 euro per alcune tipologie».
La Regione risponde con una nota dell’assessorato: «Nessun flop, le misure di razionalizzazione della spesa farmaceutica per i lombardi continuano ad avere importanti riscontri. In totale, negli ultimi 12 mesi, si sono infatti registrate maggiori esenzioni per gli ultra sessantacinquenni pari a 354.000 soggetti. Fra questi – precisano – il 90 per cento avrebbero avuto anche diritto alla nuova esenzione per reddito, che non è scattata perché sopraggiunta una patologia cronica che porta già di per sé a esenzione. Si tratta inoltre di una misura destinata nel tempo a crescere in modo esponenziale in base all’emergere delle necessità tra i cittadini, che gradualmente si stanno attivando». Inoltre, aggiunge la Regione, «un provvedimento nazionale» a seguito del quale «si è registrata una diminuzione del numero di ricette» ha provocato, per il 2015, «un andamento anomalo dei ticket».