Elezioni a Monza, Pippo Civati a Monza per Possibile

Il fondatore di Possibile Pippo Civati indica le priorità dell'agenda politica anche in vista delle elezioni di Monza.
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Pippo Civati a Monza per Possibile Fabrizio Radaelli

La politica, formalmente, Pippo Civati l’ha abbandonata qualche anno fa per il mestiere non proprio semplice dell’editore. Di fatto, però, non ha mai soffocato l’antica passione: quella che domenica l’ha portato a Monza per sostenere la corsa di Paolo Pilotto e dei candidati di Possibile, il partito che ha fondato nel 2015 dopo aver lasciato il Pd.

Pippo Civati a Liberthub: “Tornare in politica? Per ora no”

Al Liberthub ha incassato applausi calorosi accompagnati dalla sollecitazione a tornare in campo che lui non ha stroncato: «Per ora non ci penso – ha spiegato – ma non escludo nulla. Dipenderà da tante cose, dalle condizioni che si creeranno in futuro. La cosa importante è che Possibile sia rappresentato in consiglio comunale e nel prossimo Parlamento: ci sono tante persone in grado di farlo». Lui domenica 12 voterà a Monza: «La mia storia – ha ricordato – è legata alla città e alle persone. Qui ho fatto tante campagne elettorali e partecipare a questa senza essere candidato è ancora più bello». «Non è un gran momento per la politica – ha commentato – la partecipazione è crollata anche a causa della mancanza di fiducia da parte dei cittadini e la pandemia ha acuito l’individualismo. I sindaci uscenti, come dimostrato dalla tornata di ottobre, sono favoriti ma le campagne servono proprio per cambiare le cose: il centrosinistra dovrà cercare di essere più convincente degli altri. Gli ultimi progetti realizzati, del resto, risalgono alle giunte di Michele Faglia e di Roberto Scanagatti» entrambi in sala. 

Possibile e Civati: le priorità dell’agenda politica

Lo schieramento di centrosinistra, anche in vista delle regionali e delle politiche, dovrà affrontare «il problema gigantesco» rappresentato dalla crescita della povertà: «Dobbiamo – ha affermato Civati – preoccuparci della perdita del potere d’acquisto, del lavoro dei giovani, del welfare che scivola. Dobbiamo proporre un modello di società basato sui nuovi diritti, sull’ecologia, su una società che dà spazio a tutti». 

«Abbiamo un progetto serio – ha assicurato il portavoce di Possibile Massimo Badalucco – per la prima volta partecipiamo alle amministrative di Monza e siamo qui per cambiare il modo di fare politica: vogliamo che nessuno resti solo». Il programma della formazione, nato dal confronto con i cittadini e le altre forze del centrosinistra, propone il varo della consulta dei giovani, l’allestimento di mostre nei quartieri aperte la sera, la creazione di spazi di coworking nelle aree dismesse. 

«Non è un libro dei sogni – ha garantito Pilotto – siamo partiti dalla quotidianità: Monza non è disastrata, ma ha bisogno di una grandissima cura».