Fratelli d’Italia corre per confermare Dario Allevi alla guida di Monza e per diventare il primo partito del centrodestra: sono stati chiari i responsabili locali e nazionali della formazione, tra cui l’ex ministro Ignazio La Russa, che venerdì 13 maggio hanno presentato la lista degli aspiranti consiglieri comunali.
FdI, Arbizzoni confermato capolista
«Siamo la vera novità del secolo – ha spiegato il capogruppo alla Camera Francesco Lollobrigida – cresciamo non perché siamo all’opposizione, ma perché abbiamo una leader capace e non siamo imbrigliati in logiche di chi guarda al passato. Con questa amministrazione Monza è tornata ad avere una centralità nazionale».
Tra i militanti il morale è alle stelle e le aspettative nettamente superiori a quelle del 2017 quando FdI si è attestato al 3,87% trascinato dalle 455 preferenze di Andrea Arbizzoni, confermato capolista.
FdI, Santanché: «La lista è fortissima»
«La lista è fortissima – ha commentato la coordinatrice regionale Daniela Santanchè – Allevi è un grande sindaco: la città non ha bisogno di discontinuità, ma di recuperare i due anni persi per il covid-19 a causa delle politiche nefaste del Governo e delle maledette chiusure».
L’ex assessore Marco Meloro, componente del coordinamento lombardo, ha ricordato «la lunga traversata iniziata nel 2012 da chi ha creduto nel progetto quando eravamo a poco più dell’1%».
FdI, Mancino: «Oggi abbiamo tanti nuovi amici»
Il percorso, ha proseguito, dovrà concludersi con FdI al governo di Monza e del Paese. «Cinque anni fa – ha aggiunto il responsabile provinciale Rosario Mancino – in pochi credevano nel disegno di portare in consiglio comunale la destra che mancava ma, inaspettatamente, abbiamo vinto. Oggi abbiamo tanti nuovi amici e un programma al servizio dei cittadini: Monza si aspetta tanto da noi e noi siamo pronti».
FdI, l’ottimismo del sindaco uscente Allevi
L’ottimismo dei militanti è lo stesso Dario Allevi: «Fratelli d’Italia – ha pronosticato – sarà sempre più forte e centrale nel centrodestra monzese. La nostra maggioranza è rimasta compatta: nel 2017 fa eravamo un gruppo di amici e lo siamo ancora».
La coesione, ha riflettuto, lo ha aiutato a «dare le migliori risposte» durante i mesi più duri della pandemia. Il primo cittadino ha, quindi, suonato la carica: «La nostra esperienza – ha detto – è stata apprezzata e va replicata: incrociando le dita potremo sfatare il tabù del secondo mandato già il 12 giugno, festeggiare e rimboccarci le maniche immediatamente». Tutti i militanti, ha raccomandato, dovranno convincere gli elettori ad andare ai seggi e ad esprimere un «voto utile».
«In corsa – ha concluso – ci sono due schieramenti e sette tra cespugli e cespuglietti: chi sostiene uno di loro potrebbe impedirci di vincere al primo turno».