Elezioni a Limbiate, c’è solo Tatti. A Varedo corrono Zini e Marzorati

Nella Valle del Seveso sono due le amministrazioni che cambieranno sindaco: a Limbiate è sicuro di correre solo Paride Tatti, ex assessore tra il 2011 e il 2012. a Varedo è sfida a due, per ora, tra il Pd Zini e Diego Marzorati.
Si vota a Limbiate e Varedo
Si vota a Limbiate e Varedo

Alle prossime elezioni amministrative mancano meno di sei mesi ma per il momento la gran parte delle forze politiche sta attendendo prima di fare le proprie mosse. Fino ad ora l’unico candidato sindaco ufficiale a Limbiate è Paride Tatti. L’ex assessore tra il 2011 e il 2012 è uscito allo scoperto un mese fa incassando il sostegno del comitato “Più Limbiate meno cemento” e dell’attuale lista “Sinistra e Partecipazione” ad eccezione di Rosario Traina, il quale nelle scorse settimane ha guardato con interesse alla situazione del “Movimento 5 stelle”. Resta da capire se le due anime si fonderanno in uno unico gruppo a sostegno di Tatti che si chiamerà “Più Limbiate” o se nascerà una coalizione formata da due liste. Nel centrosinistra prende sempre più quota la ricandidatura a sindaco di Raffaele De Luca. Ad oggi nessuna riserva è stata sciolta ma chiunque sia a presentarsi alle urne dell’area Pd – Limbiate solidale sarà a capo di una squadra diversa da quella attuale visto che la Sinistra ha deciso di fare un percorso autonomo. Resta ancora da capire cosa farà “Limbiate civica”. La forza di opposizione, che però più volte ha avuto un atteggiamento diverso rispetto al resto del centrodestra, potrebbe confluire nella coalizione di centrosinistra, che così facendo si sposterebbe decisamente verso il centro, oppure essere il “motore” di quella piattaforma civica che Giancarlo Moretti, presidente della Croce d’Argento, ha lanciato un paio di mesi fa e alla quale finora ha aderito con entusiasmo “SiAmo Limbiate”. Mentre il Movimento 5 stelle sta provando ad organizzarsi superando le divisioni interne, tra il centrodestra è uscito allo scoperto solo Fratelli d’Italia, che ha accolto al proprio interno anche la Destra e l’associazione “Genitori separati al singolare”. Il mese prossimo si saprà se questa formazione farà un percorso autonomo oppure se sarà parte di una coalizione con Forza Italia e Lega Nord che potrebbe esprimere come candidato sindaco anche Vincenzo Romeo, fratello dell’ex sindaco Antonio.


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Il segretario della sezione varedese del Pd Stefano Zini e, dall’altra parte, la riproposizione di Diego Marzorati. Mancano ancora 5 mesi al rinnovo del consiglio comunale della città di Varedo ma con il giro di boa di fine anno inizia il consueto valzer del toto-candidati. In questo contesto, è utile provare a ipotizzare chi possa essere il volto da mettere a capo dei rispettivi schieramenti, senza tralasciare il Movimento 5 Stelle che in questi anni a Varedo ha continuato a proporsi con idee e progetti. Uno dei quali è la pubblicazione del consiglio comunale on line, una idea perseguita per quasi un quinquennio e che finalmente è stata realizzata dalla giunta Marzorati in questo 2015. La consigliera grillina Daniela Gobbo ha già annunciato che molto probabilmente non si candiderà più e comunque, come nella tradizione penta stellata, sarà sicuramente un volto nuovo a correre per la poltrona di sindaco. In casa centrodestra, la logica indica come probabile la ri candidatura di Diego Marzorati, ma rimane l’incognita-Lega Nord che a Varedo è sempre stata una costante. I primi mesi del 2016 saranno decisivi per comprendere se il Carroccio accetterà la riproposizione di Marzorati o se piuttosto deciderà di andare in solitaria. Per quanto riguarda l’attuale opposizione, il Pd continua a dare segnali in funzione della volontà di non procedere con le primarie che rischierebbero di andare a costituire una incognita pericolosa. Ripetendo magari spiacevoli imprevisti di percorso. Uno dei nomi che si fanno con più insistenza a Varedo è quello dell’attuale segretario del Partito Democratico, Stefano Zini. Ma anche in questo caso è ancora troppo presto per le decisioni definitive.