Meno vincoli per cercare di attrarre a Monza i giovani e le nuove famiglie: è il ragionamento che ha spinto la giunta a modificare gli schemi per l’edilizia residenziale convenzionata approvati lunedì 18 dicembre dal consiglio comunale.
Edilizia convenzionata, Monza cambia: cancellati obbligo di non vendere per cinque anni e vincolo di residenza
Dal regolamento, illustrato dall’assessore all’urbanistica Marco Lamperti, sparisce l’obbligo per i proprietari di non vendere l’appartamento per almeno cinque anni dopo l’acquisto: chi lo cederà entro il primo lustro dovrà, però, farlo ai prezzi calmierati.
«In questo modo – ha commentato Lamperti – potremmo favorire la mobilità: non ci interessa che le persone rimangano molti anni nello stesso alloggio, ci interessa attrarre giovani dall’area metropolitana» dove i valori degli appartamenti sono fuori dalla portata di molte tasche.
Va in questa direzione la cancellazione del vincolo di residenza: «L’obbligo – ha aggiunto l’amministratore – è facilmente aggirabile in quanto per ottenere il certificato è sufficiente vivere in città in affitto per un mese».
Edilizia convenzionata, Monza cambia: «Non è edilizia popolare»
Chi si rivolge alla convenzionata dovrà, in ogni caso, avere una buona disponibilità economica: «Non si tratta di edilizia popolare – ha ricordato Lamperti – i prezzi si aggirano tra i 2.500 e i 2.900 euro al metro quadro» e sono destinati a crescere in quanto vengono calcolati sul costo di costruzione. Il valore delle abitazioni, che non potranno superare i 120 metri quadri a fronte dei 110 del vecchio schema, sarà vicino ai 300.000 euro.
Lunedì l’aula ha confermato il limite massimo di reddito famigliare di 95.000 euro per gli aspiranti acquirenti ma ha introdotto l’Isee di 45.000 euro che, secondo Lamperti, «è uno specchio più realistico della situazione» dei singoli nuclei. Nei primi tre mesi dalla pubblicazione degli avvisi, ha aggiunto, sarà riservata la prelazione a chi ha un Isee fino a 30.000 euro.
Edilizia convenzionata, Monza cambia: i commenti
Il nuovo schema, ha dichiarato Ilaria Guffanti di Monzattiva, dovrebbe consentire di ringiovanire la città che, con un’età media di 47 anni in continua crescita, è tra le più anziane della Lombardia. Le comunicazioni legate alla vendita o all’affitto di appartamenti calmierati, ha suggerito Francesco Racioppi di LabMonza, dovrebbero essere diffuse non solo tramite cartelloni pubblicitari ma anche sul sito del Comune e attraverso i social.
Il provvedimento sarebbe, però, poco coraggioso secondo il centrodestra: il nuovo schema ha incassato 19 voti a favore, 3 contrari da parte della lista Allevi e del Gruppo misto e 5 astensioni da Forza Italia, Fratelli d’Italia e Civicamente.