Una lettera per preparare i fedeli alla visita pastorale di Papa Francesco. Uno slogan, un logo e un poster per accompagnare il cammino delle parrocchie verso il prossimo 25 marzo 2017. Il Consiglio episcopale milanese ha inviato ai parroci delle 1107 parrocchie della Diocesi di Milano un testo, in occasione della solennità dell’Immacolata, che sollecita a un’adeguata preparazione in vista dell’arrivo del pontefice a Milano e a Monza. L’invito è a far sì che la visita non rimanga solo un’emozione passeggera, ma divenga momento importante, per tutti, in grado di orientare e tracciare segni di speranza.
«In questa terra, laboriosa fino alla frenesia e forse incerta fino allo smarrimento, generosa fino allo sperpero e forse intimorita fino alla spavento, sentiamo il bisogno e domandiamo la grazia di essere confermati in quella fede che gli Apostoli ci hanno trasmesso e che attraversa i secoli fino a noi, – così comincia il testo del Consiglio episcopale – Ci incamminiamo verso l’evento della visita papale con il desiderio che non si riduca ad esperienza di una emozione intensa e passeggera: sia piuttosto una grazia che conforti, confermi, orienti la nostra fede, nel nostro cammino verso la Pasqua, in preghiera con Maria e offra ragioni e segni per la speranza di tutti gli uomini e le donne della nostra terra».
L’invito è a prepararsi con la ripresa della Evangelii Gaudium e della Lettera pastorale Educarsi al pensiero di Cristo, con un approfondimento in grado di portare a proposte di preghiera e iniziative di formazione in occasione di catechesi per adulti e nei quaresimali. Un cammino indicato verso una chiesa “umile, disinteressata e beata”, come Papa Francesco raccomanda. E nel solco dell’Anno Santo della Misercordia, da poco concluso e così fortemente voluto da Papa Francesco, la lettera sollecita la pubblicazione in ogni chiesa degli orari di presenza del confessore. E va oltre:
«Potrà essere fruttuoso che il sacramento della confessione sia celebrato anche in forma comunitaria. A nessuno manchi mai l’offerta della misericordia del Padre che rigenera la vita e nutre la speranza».
Il Cem insiste sulla conversione missionaria delle comunità e la responsabilità della testimonianza di tutti. «I passi che le comunità decidono durante la visita pastorale devono orientare il cammino di tutti verso il campo che è il mondo, con le opere di misericordia e le parole che ne rivelano l’origine e il senso». E conclude:
«L’intensità di quella giornata rivela l’affetto del Papa e il suo desiderio di raggiungere tutti e, noi tutti, vogliamo prepararci a ricambiare l’affetto e a farci raggiungere dalla sua parola. Vogliamo tutti essere presenti, non pretendendo il privilegio di essere i primi, i vicini, i preferiti, ma desiderando la grazia di essere benedetti dentro il popolo numeroso che questa città esprimerà in quell’occasione».
Definito anche il logo che accompagnerà la campagna di comunicazione per la visita di Bergoglio, ideato da Adriano Attus (direttore creativo del Sole 24 Ore) e da Luca Pitoni (designer e direttore creativo di Donna Moderna).
L’idea di popolo è rappresentata nel logo dalle mani che si tendono verso il Papa. Mani che sono anche ali angeliche, ali delle colombe della pace, ma che nel loro insieme raffigurano il profilo del Duomo, che ricorda, a sua volta, anche le montagne che caratterizzano le zone nord della Diocesi di Milano. Il popolo, i fedeli, dalla terra con le loro mani aperte vanno verso il Santo Padre, che nella parte superiore del logo tutti abbraccia. E la composizione delle due parti del logo delinea al centro una croce: una osmosi tra la città e il Pontefice.
L’elaborazione del logo è partita tenendo come punto di riferimento la frase biblica degli Atti degli apostoli, scelta dal cardinale Angelo Scola come titolo della visita di Papa Francesco alle terre ambrosiane: “In questa città io ho un popolo numeroso, dice il Signore” (At. 18,10).
Anche “il Cittadino” si sta preparando alla visita pastorale che porterà Papa Francesco a Monza per la grande messa comunità nel verde del parco. Con una grande, e coinvolgente, iniziativa. A tutti è indirizzata, infatti, la nostra proposta di regalare un proprio messaggio al Papa. Lo potranno fare tutti: i bambini delle scuole di ogni grado, dai più piccoli agli universitari, con lavori singoli o di gruppo, gli adulti, le famiglie, i nonni e gli anziani.
I pensieri, i disegni, ma anche le poesie e le preghiere, dovranno essere spediti via mail all’indirizzo letterealpapa@ilcittadinomb.it o ai nostri normali canali, specificando la destinazione del messaggio. La redazione del Cittadino leggerà ogni contributo arrivato in redazione.
Ogni scritto dovrà essere firmato con nome, cognome, età, Comune di provenienza e dovrà essere spedito da ora fino a poche settimane prima dell’arrivo a Monza di Papa Francesco. Scaduto il termine fissato per la consegna dei pensieri per il Papa (che verrà resto noto a breve), gli scritti – sui quali la redazione si riserva di fare una selezione e una sintesi ove fosse necessario – entreranno a far parte di una raccolta che verrà poi stampata, allegata gratuitamente al Cittadino, e consegnata al pontefice. Si tratterà di una proposta unica che vorrà fare sentire al Santo Padre la vicinanza dei fedeli di Monza e della sua provincia.
Fondamentale, per chi vorrà partecipare a questo invito del Cittadino, sarà inviarlo all’indirizzo mail dedicato e indicare i dati dello scrivente. Sarà possibile anche mandare messaggi collettivi, cioè firmati ad esempio a nome di una classe scolastica, di un gruppo, di una associazione o di un sodalizio. I messaggi che non rispetteranno le indicazioni fornite sopra non verranno presi in considerazione. Nel corso del tempo forniremo altri dettagli.