«Ogni giorno aspettiamo di sapere quali nuovi provvedimenti ha pensato il governo pensato per complicarci la vita». Non è che la frase arrivi dal bar: l’ha pronunciata il sindaco di Monza, Roberto Scanagatti, che è stato di recentemente eletto presidente di Anci Lombardia, l’associazione che raccogliere i Comuni. L’occasione, la 31esima edizione dell’assemblea annuale di Anci, organizzata l’8 novembre a Fiera Milano City.
«Quello di quest’anno – ha aggiunto – è un appuntamento importante perché nel corso di questa assembla dell’Anci i sindaci racconteranno un’Italia smarrita di fronte alle incertezze del futuro ma nonostante ciò è un’Italia che non si rassegna. Vi chiediamo di ascoltare le parole dei sindaci perché raccontano la vita reale e le difficoltà di rispondere ai bisogni fondamentali dei cittadini». Perché, ha aggiunto, quello che fanno i sindaci è contribuire alla coesione sociale, «affinché la speranza prevalga sulla disperazione. E mentre siamo impegnati a trovare una soluzione a questi mille problemi ogni giorno aspettiamo di sapere quali nuovi provvedimenti ha pensato il governo pensato per complicarci la vita».
Il governo? Già, quello guidato peraltro dal presidente del consiglio del suo stesso partito, il Pd, così come il Partito democratico guida la coalizione di maggioranza in parlamento. Ma Scanagatti non fa sconti, e dice che «è forte la sensazione che noi sindaci siamo gli unici esposti ad una tempesta senza riparo». Senza sconti bis: i Comuni hanno le casse vuote, dice, altri tagli non possono passare, «è drammatica la contrazione degli investimenti da parte dei comuni ed è importante aprire uno spazio per effettuare questi investimenti, perché servono».
La soluzione, per il sindaco di Monza, è maggiore autonomia, semplificazione normativa, la piena titolarità del gettito: «Vogliamo essere parte del processo di rinnovamento in atto». E ha fatto un passo più in là, Roberto Scanagatti: nei giorni scorsi ai microfoni di Radio popolare di Milano ha annunciato l’apertura di un blog dove gli amministratori comunali segnaleranno i problemi e i disastri che Roma e il governo impongono alle città lombarde.