Conto alla rovescia, nei campi tra Vergo Zoccorino e Besana, per la fioritura del ciliegio selvatico più famoso d’Italia, talmente meraviglioso che i suoi semi sono stati piantati nel “Giardino dei patriarchi dell’unità d’Italia” di Roma.
«Chi va a controllare lo stato di avanzamento ogni giorno – spiegava giovedì mattina Paolo Pirola – ipotizza che il momento massimo di fioritura sarà il prossimo fine settimana, clima permettendo».
Sulla pagina Facebook “Il nostro magico ciliegio” (vai), aperta dal caratese Fabrizio Mapelli per valorizzare «uno degli alberi secolari più belli della Brianza», c’è chi invita i pellegrini che si apprestano ad ammirare lo spettacolo della natura a «salvaguardare sia la pianta sia i terreni circostanti. Una regola suggerita da un agronomo è quella di non salire sulla pianta e di non calpestare le radici che fuoriescono dal terreno. Ricordatevi che la pianta è su un terreno privato ed in quanto privato va usato il massimo rispetto».
Gli ammiratori del ciliegio postano sul social network fotografie e commenti, scambiandosi informazioni preziose sui giorni esatti della fioritura (nelle foto d’archivio la fioritura degli anni scorsi). Nei giorni scorsi, Pirola e alcuni amici affezionati al ciliegio come lui hanno tagliato i rovi che cominciavano ad avvolgere l’imponente tronco. Il sindaco Sergio Cazzaniga si è attivato invece perché i sentieri che conducono al ciliegio venissero puliti: lo ha detto settimana scorsa rispondendo a distanza alla Lega Nord dei consiglieri Emanuele Pozzoli e Alessandro Corbetta che chiedeva un impegno «per evitare possibili comportamenti impropri e atti vandalici che potrebbero deturpare la bellezza dell’albero».
La “processione dei devoti”, intanto, anche se la fioritura non è ancora nel pieno della sua bellezza, è già iniziata. Tanti quelli che arrivano in bicicletta e, pedalando lungo il sentiero sterrato che parte dalla Cascina Cremonina e si spinge a nord della Cascina Casanesca, da anni abbandonata, raggiungono il maestoso albero alto più di trenta metri che sta per trasformarsi in soffice e candida nuvola bianca. Il maestoso albero dai delicati fiori bianchi svetta infatti nei campi alle spalle della Cascina Casanesca.