Se il mondo sperimenta, l’Italia, parlando di droghe, resta ancorata alla tradizione: c’è poco sintetico nei gusti dello sballo tricolore. Il 97% dei sequestri riguarda cocaina, eroina e cannabis. Quasi 89 tonnellate (+16,6%) di stupefacenti sono state requisite nel 2023, in particolare hashish (+82%), il più diffuso in assoluto, in circa 20mila operazioni condotte dalle Forze dell’Ordine (+5,97%, +15% in Lombardia con 3.737 complessive delle quali 147 in provincia di Monza e Brianza).
Droga, i dati dei sequestri: di droga si continua a morire, crescono le segnalazioni dei minori
Di droga si continua a morire – 227 i decessi lo scorso anno in Italia dopo una punta massima di 374 nel 2019 – senza contare i gravi effetti sulla salute e le conseguenti spese sanitarie nazionali, ma ciò nonostante si prosegue a farne (ampio) uso. Si pensi che nel mondo 219 milioni di persone consumano cannabis (+24% nel decennio).
L’“universo droga” ha sempre più abitanti: 27mila le persone segnalate alla Autorità giudiziaria in Italia, in particolare per detenzione, produzione o traffico di sostanze (+2,84%) con la preoccupante crescita (+10%) di minorenni, il 75% dei quali sono italianissimi.
Droga, i dati dei sequestri: i dati in provincia di Monza e Brianza
Delineando il fenomeno in Lombardia, i segnalati sono aumentati del 16%, del 9,5% i minorenni. In provincia di Monza e Brianza sono state 201 le persone segnalate alla Autorità giudiziaria per reati specifici, 9 minori, e due, sempre nel 2023, i morti per droga tra i 21 complessivi in regione, uno in più del 2022.
Sempre restando in provincia, solo Pavia, con 221 chili, ha superato Monza e Brianza per quantità di cocaina sequestrata l’anno scorso (166 chili), ma la Brianza ha in assoluto il “pollice verde” con quasi tremila piante di cannabis requisite.
Droga, i dati dei sequestri: la relazione 2024 della direzione centrale inferforze
Tutti dati e numeri contenuti nella Relazione 2024 della Direzione centrale per i servizi antidroga, organismo interforze di Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza che conta su un apparato centrale in Italia e 20 uffici antidroga all’estero e che provvede al coordinamento nazionale e internazionale delle attività di prevenzione e repressione al traffico di droga.
Nel Bel Paese la cocaina è la sostanza più consumata dopo la marjiuana. Raggiunge l’Italia dal Sud America soprattutto via mare, mischiata tra la merce regolare dei container, oppure nei bagagli o negli stomaci, sotto forma di ovuli, di chi arriva in aereo. Negli ultimi anni il prezzo, a fronte di una extra produzione e di una domanda rimasta stabile, è calato.
Droga, i dati dei sequestri: criminalità organizzata, ma anche i cartelli messicani
A gestire la gran parte del traffico è la criminalità organizzata, in Italia soprattutto quella calabrese, ma anche i famosi “cartelli” messicani stanno sbarcando in Europa (ma per ora non in Italia), è proprio il caso di dirlo, visto il primo sequestro, in Spagna, di un sommergibile artigianale pieno di droga, mezzo schermato e irrintracciabile comunemente utilizzato per la spola dalla Colombia nei traffici americani.
Dalle rotte balcaniche o dal sud del mondo arriva invece l’eroina, che ha tuttavia visto nel 2023 un calo della produzione del 95% dopo il divieto imposto dai Talebani, droga che “ha meno appeal” e alla quale sono preferiti gli oppioidi sintetici, spacciata soprattutto da nordafricani nelle aree boschive.
Passando alla Cannabis, il Marocco è invece il maggiore produttore di hashish.
Droga, i dati dei sequestri: l’escalation in Europa delle sintetiche
Negli ultimi 15 anni si è vista una escalation delle forme sintetiche con principi attivi più potenti fino al 90%: la metamfetamina è la più consumata, con sequestri in Europa triplicati. Non sembra tuttavia abbia molti apprezzamenti in Italia dove, al contrario, i sequestri sono calati.